Con la variante al Pgt di Lonate alcune aree tornano agricole, i residenti: “Presi in giro”

Hanno acquistato un terreno edificabile, pagano l'Imu ma con la nuova variante al Pgt questo torna agricolo. "Abbiamo pagato 19mila 800 euro di Imu, chi ci restituisce i soldi?"

presentazione variante Pgt Lonate Pozzolo - settembre 2022

«Per nove anni abbiamo pagato l’Imu dei terreni che erano edificabili, ora le aree saranno trasformate in agricole; cosa facciamo? Abbiamo pagato 19mila 800 euro, senza l’ultima rata che pagheremo a dicembre, chi ci restituisce i soldi?»: è il problema sollevato da alcuni residenti di Lonate Pozzolo durante l’assemblea aperta per esporre la variante al piano di governo del territorio, tenutasi ieri sera, mercoledì 28 settembre.

I cittadini in questione hanno dei terreni nella zona circostante il supermercato Il Gigante che nel Pgt del 2014 erano edificabili, ma ora verranno ricondotti ad agricoli (si parla di circa 3mila metri quadrati di terreni in totale): «Dopo aver pagato l’Imu per anni per quasi 20mila euro, sommato alla plus-valenza del terreno, a dicembre pagheremo la seconda tranche dell’Imu sapendo che ormai il terreno è declassato ad agricolo. Noi non abbiamo chiesto che i terreni tornassero ad agricoli, è stato fatto a nostra insaputa». Con l’Imu, sommata al plus-valore, il prezzo complessivo si aggira intorno ai 30mila euro.

«Noi lo abbiamo scoperto a inizio estate – racconta una signora – quando volevamo vendere il terreno acquistato anni fa, lo consideravano un investimento. Invece ci è stato detto che il terreno non è più edificabile, perché è tornato ad essere agricolo. Non è giusto così, anche perché nove anni fa si pagava una cifra della tassa Imu, che da tre-quattro anni è aumentata del 50%». «A dicembre – continua un’altra – dovremo pagare la seconda rata, di circa 100 euro, pur sapendo che il terreno è tornato agricolo; è una stortura».

«Siamo delusi – hanno commentato a fine assemblea – perché ci sentiamo presi in giro; avevamo preso questo terreno come investimento per venderlo, in futuro, come terreno edificabile. Ora chi se lo compra? Recupereremo i soldi che abbiamo tirato fuori? Noi una volta avevamo una speranza».

La variante del Pgt

La modifica del Pgt è uno degli obiettivi dell’amministrazione Rosa, che aveva annunciato in campagna elettorale, quando ha anticipato la giunta, per segnare il cambiamento nel rispetto della legalità a differenza della giunta Rivolta, tanto che la prima delibera di giunta risale a dicembre 2018, a sei mesi dall’insediamento.

A presentare la variante nell’assemblea di ieri sera sono stati l’assessore alla partita Paolo Risi insieme all’architetto Viganò e all’avvocato Emanuele Boscolo: l’architetto ha parlato di una soglia comunale di riduzione del consumo di suolo, che per le destinazioni residenziali è stata ridotta del 27,74%, mentre per le altre destinazione del 24.44%. «Abbiamo avuto una discussione serrata con la provincia – hanno spiegato Risi e Boscolo – che voleva una riduzione maggiore, in relazione all’andamento demografico, ma la pianificazione è un atto politico, non tecnico».

L’avvocato ha risposto bruscamente, ma non senza compassione, ai residenti che hanno esposto il loro caso: «Nessuno le restituirà mai alcunché, dobbiamo chiederci per quale ragione era stata inserita tra le aree trasformabili e ora viene ricondotta come agricola. Non ho una risposta al momento, ho solo la comprensione per la situazione difficile; è un caso di iniquità tributaria».

Il Pii: “La Zarina”

Questa è la seconda di un’assemblea pubblica in meno di una settimana: lo scorso venerdì 23 settembre c’è stata una prima conferenza di valutazione del Piano integrato di intervento (Pii), meglio conosciuto come “La Zarina”. Prima prevedeva la costruzione di un albergo nel borgo di Tornavento, ma alla fine si è optato per dei capannoni; la delibera è stata approvata a fine giugno. Con la delibera estiva è stata dunque avviata la procedura per la redazione della variante al vigente Pgt e della Vas, per modificare “La Zarina (ovvero il piano integrato di intervento, Pii).

Il progetto, che risale a circa quindici anni fa, interessa l’area all’inizio della frazione, compresa tra via Quasimodo, via del Gregge e via Pirandello: prevedeva la realizzazione di una struttura ricettiva con diversi servizi. Ma ora la società proponente chiesto di modificare il Pii, in variante al Pgt, proponendo di realizzare un capannone con destinazione produttiva-logistica.

Giovedì 6 ottobre, invece, ci sarà una terza assemblea, sempre relativo alla presentazione della variante, alle ore 21.00 a Sant’Antonino Ticino.

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 29 Settembre 2022
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