Denatalità e frontalieri, i grandi temi dell’economia Varesina nello “speciale Lombardia” del Sole24Ore

Temi nell'approfondimento del quotidiano economico affrontati anche da Confindustria Varese: i riflessi sul lavoro nelle imprese del Varesotto 

Economia generiche

Ci sono tutti i temi dell’economia Varesina del momento nell’approfondimento speciale realizzato dal Sole24Ore in edicola oggi, 14 ottobre, dove vengono tratteggiati due problemi affrontati dal mondo del lavoro: la situazione dell’assegno unico dei figli destinato ai frontalieri e, tema di più ampio respiro, la questione della denatalità e dei riflessi sulle imprese.

DENATALITA’ E IMPRESE – “Il profondo e repentino calo demografico che interessa ormai da anni l’Italia non risparmia la Lombardia, regione ricca e operosa, che ambisce a competere con le più dinamiche aree economiche europee, ma che rimane lontana da queste sotto il profilo demografico e del sostegno alla genitorialità. Questo rischia di essere un freno per lo sviluppo e per la competitività internazionale. Le aziende faranno infatti sempre più fatica a trovare manodopera qualificata o specializzata, senza contare l’impoverimento sociale che la denatalità causa sul territorio”, si legge nella sinossi dell’approfondimento.
Riguarda i dati contenuti nell’ultimo report Polis-Lombardia sulla natalità registra nel 2021 un calo delle nascite più contenuto (-0,6% sul 2020) rispetto alla media nazionale (-1,3%), ma nel 2020 i nati in Lombardia sono stati 69.234: il 5,3% in meno del 2019 e il 29,2% in meno del 2010. “Il problema richiede prima di tutto l’intervento delle istituzioni pubbliche, ma anche le imprese stesse possono e devono fare la loro parte, adottando misure di welfare a favore della genitorialità. Non mancano sul territorio casi virtuosi, soprattutto tra le grandi aziende, anche se la sfida vera è far entrare in modo capillare una nuova cultura e mentalità anche nelle piccole e medie imprese“. La provincia di Varese sta affrontando questo tema proprio con una serie di azioni di Confindustria Varese che ha di recente lanciato il progetto “People”, un piano che prevede una serie di interventi a sostegno della genitorialità e della serenità familiare dei lavoratori.

FRONTALIERI, TASSAZIONE E ASSEGNO UNICO – L’assegno unico e universale è stato creato per riconoscere il diritto a un contributo statale a chiunque avesse uno o più figli a prescindere dal reddito, sostituendo altre sette tipologie di sostegno economico alle famiglie, ma il Governo ha dimenticato i frontalieri: fino all’anno in corso i contributi familiari erano versati in parte dal Paese di residenza e in parte da quello in cui viene esercitata l’attività lavorativa ma ora il meccanismo si è inceppato, spiega il Rapporto Lombardia. “Una disattenzione che ha spinto Stati confinanti a prendere decisioni drastiche: San Marino che ha smesso di riconoscere il corrispettivo dell’assegno famigliare ai 6mila frontalieri italiani. Un problema molto più vasto in Lombardia se si calcola che 76mila lavoratori lombardi (a cui vanno aggiunti circa 10mila piemontesi) si recano tutti i giorni in Svizzera, prevalentemente nel Canton Ticino. Persone a cui di fatto è stato decurtato lo stipendio in maniera sostanziosa: l’assegno unico ai due lati del confine riconosce fino a 175 euro per un figlio minorenne a carico. Dal ministero del Lavoro non sono ancora arrivate risposte ai sindacalisti che domandavano un incontro per sollecitare la soluzione al problema“, si legge nell’approfondimento del quotidiano economico. In realtà cianche un altro tema di fondo che riguarda l’universo frontalieri, vale a dire l’accordo fiscale sulla tassazione che i commentatori danno come argomento soggetto allo slittamento dovuto al passaggio di consegne governativo, come espresso dai sindacati che si occupano della partita. Il Governo frutto delle elezioni deve ancora nascere, e la questione rimane sul piatto. Lo Stato italiano si era infatti dato l’obiettivo dichiarato di terminare i lavori di ratifica parlamentare entro dicembre, così da permettere al nuovo Accordo di entrare in vigore con il 1° gennaio 2023.

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Pubblicato il 14 Ottobre 2022
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