La Pro Patria passa in Coppa Italia: Piran stende l’AlbinoLeffe

Il turnover non tradisce la Pro Patria nel primo turno di Coppa Italia. Una magia di Piran (1-0) garantisce ai tigrotti la gara contro l'Alessandria, che si disputerà sempre a Busto Arsizio

Pro Patria - AlbinoLeffe (Coppa Italia 2022/23)

(Servizio fotografico di Roberta Corradin)

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Coppa Italia: Pro Patria – AlbinoLeffe 1 a 0 4 di 33

La Pro Patria è promossa anche all’esame di Coppa Italia e dopo aver superato per a 1 0 l’AlbinoLeffe accede al secondo turno.

Una “magia” del giovane Leonardo Piran a inizio secondo tempo (48‘) – un macino da fuori area sotto al sette -stende i bergamaschi, autori di una buona prestazione (traversa di Zoma al 9′) ma ancora senza vittorie in questo inizio di stagione.

Per i tigrotti inizia il buon momento e la strada di coppa: a novembre allo Speroni arriverà l’Alessandria.

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FISCHIO DI INIZIO: Tanti esordi stagionali

Sebbene siano partite a eliminazione diretta, la Coppa Italia è l’occasione per eccellenza per chi ha avuto meno minuti a disposizione di mettersi in mostra e giocare partite vere, e non le partitelle del giovedì. Per questo motivo sia l’allenatore della Pro Patria Vargas sia l’allenatore dell’AlbinoLeffe Biava schierano due formazioni sperimentali, non tanto nel modulo – per entrambi il 352 – quanto appunto negli interpreti.

Se i bergamaschi “delle due città” rinunciano al proprio bomber d’esperienza Cocco (al loro posto Toma e Rosso), la Pro Patria rivoluziona quello che da anni è considerato il punto di forza della squadra di Busto: la difesa. Nelle retrovie si posizionano a tre Vaghi (espulso domenica contro la Pro Vercelli), il capitano e regista arretrato Fietta e Molinari, all’esordio stagionale dopo l’infortunio in ritiro a Sondalo.

Esordio – da titolare – anche per Chakir, affiancato in attacco dal giovane Citterio, e per uno dei pezzi pregiati dello scacchiere di Vargas: Bertoni, protetto a centrocampo dalla gamba e dalla qualità di Gavioli e Piran. Sugli esterni, turno di riposo per Ndrecka e minuti per l’inedita coppia Perotti/Caluschi, anche lui al battesimo dei professionsti.

PRIMO TEMPO: Reti bianche

Quello a Busto Arsizio questa sera è stata una bella sera autunnale, di quelle che precedono la stagione delle piogge. Un clima che ha reso frizzantini e battaglieri i primi 45′, sebbene di occasioni da gol se ne siano viste poche. Fra tutte spicca senza dubbio la traversa baciata da Zoma subito a inizio partita: al 9′ l’esterno dell’AlbinoLeffe punta la sua preda di giornata Perotti (bravo a resistere nei 45′ da lui giocati), finta il tiro, sterza e si gira e poi rilascia un missile dalla parabola ad arcobaleno. Unica vera preoccupazione per Mangano (seconda cleansheet in altrettante partite) che comunque nel corso della partita si è fatto trovare pronto, come sui tiri da fuori di Giorgione e, nel secondo tempo, Petrungaro.

Per i resistenti tigrotti poche le iniziative offensive se non per i guizzi di Bertoni – le sue pennellate – o qualche galoppata sulla fascia di Caluschi e di Perotti, il primo più pericoloso ma meno partecipe, il secondo più costante ma senza mai pungere le difese degli ospiti. Unico vero highlight una stocca su calcio d’angolo (minuto 33′) di Molinari, che si sarà mangiato le mani per calciato troppo debolmente il pallone uscito da un blocco.

SECONDO TEMPO: Piran e “Volevo Magia”

Se la Pro Patria del primo tempo non rischia e non barcolla, quella schierata da Vargas nel secondo tempo vuole anche “creare”. E allora subito tre cambi (Olivieri al posto di Perotti e attacco rinnovato con l’ingresso di Stanzani-Piu) per sbloccare il risultato e cercare di accedere al secondo turno. E come già scritto diverse volte, nonostante le partite ufficiali della Pro Patria siano solo 7 (numero magico), la mossa di Vargas cambia la partita con un pizzico di magia.

Nel prepartita avevamo infatti invocato il ritorno sulle scene musicali dei Verdena, storico trio rock originario proprio di Albino autore del LP “Volevo Magia“. Leonardo Piran deve aver teso l’orecchio e ascoltato bene il disco, perché subito al 3′ della ripresa mette a segno quella che probabilmente sarà il gol più bello che si vedrà a Busto Arsizio in questa stagione: da rimessa laterale il centrocampista si avventa su un pallone vacante, stop di destro, controllo di sinistro, il piede da cui fa partire un diagonale potentissimo sotto il sette. Un gol simile tra l’altro il giocatore cresciuto tra i tigrotti (l’anno scorso esperienza in D) lo aveva realizzato nella prima amichevole del pre-campionato contro il Milan Primavera.

Come prevedibile il vantaggio della Pro Patria cambia gli equilibri e l’AlbinoLeffe è costretto ad alzare il ritmo e alzare il baricentro. La Pro Patria inverte immediatamente la rotta appena ingranata e decide di dedicarsi al laissez-faire calcistico. Questo non aiuta la prestazione dei biancoblu, come sarà evidenziato anche dal mister a fine partita :”Quando questa squadra gioca troppo dietro rischia di compromettere il risultato“.

L’AlbinoLeffe sembra proprio incapace di togliersi di dosso il momentaccio che in 6 partite recita ancora 0 vittorie (non mancheranno contestazioni a fine partite da parte dei tifosi venuti a Busto). In particolare Giorgione e il subentrato Petrungaro provano a mettersi in proprio, ma, fatta eccezione di una rovesciata del centrocampista, Mangano può amministrare le offensive in totale tranquillità fino al triplice fischio.

IL TABELLINO:

AURORA PRO PATRIA 1919 – U.C. ALBINOLEFFE    1 – 0  (0 – 0)

Marcatori: 3′ s.t. Piran (PPA). 

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 12 Mangano; 5 Molinari (29′ s.t. 4 Saporetti), 16 Fietta, 2 Vaghi; 21 Perotti (1′ s.t. 29 Olivieri), 18 Piran, 14 Bertoni, 20 Gavioli (15′ s.t. 25 Ferri), 24 Caluschi; 17 Citterio (1′ s.t. 7 Stanzani), 26 Chakir (1′ s.t. 27 Piu).

A disposizione: 1 Del Favero , 22 Cassano, 28 Badnjevic, 31 Restelli. All. Vargas.

 

U.C. ALBINOLEFFE (3-5-2): 12 Facchetti; 42 De Felice (25′ s.t. 13 Milesi), 5 Marchetti, 18 Ntube; 24 Concas (25′ s.t. 8 Muzio), 14 Brentan (13′ s.t. 6 Doumbia), 40 Genevier, 17 Giorgione, 11 Zoma; 29 Rosso (25′ s.t. 19 Cocco), 99 Toma (13′ s.t. 20 Petrungaro).

A disposizione: 1 Pratelli, 22 Pagno, 4 Saltarelli, 30 Piccoli, 43 Zambelli, 45 Angeloni. All. Biava.

 

ARBITRO: Francesco Burlando di Genova (Antonio D’Angelo della Sezione di Perugia e Diego Peloso della Sezione di Nichelino. Quarto Ufficiale Andrea Bortolussi della Sezione di Nichelino).

 

Angoli: 3 – 8.

Recupero: 1′ p.t. – 4′ s.t.

Ammoniti: Marchetti, Cocco (ALB); Caluschi (PPA).

Note: Serata mite e serena. Terreno di gioco in buone condizioni.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 05 Ottobre 2022
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