Grazie Barbara: il messaggio di nonna Rosa all’operatrice del “call center Covid” di Ats Insubria

L'anziana donna di 93 anni ,che vive nella provincia di Como, ha trovato "un angelo" che l'hai aiutata in un momento molto difficile dopo aver scoperto di essere positiva. Un "angelo" che le ha donato la sua dolcezza

call center

La parrocchia di Como scrive a Varesenews per far arrivare il grazie della signora Rosa, 93 anni, alla dipendente di Ats Insubria Barbara del call center emergenza Covid che l’ha aiutata a gestire isolamento e pratiche per uscire dalla malattia. L’anziana donna, che non ha parenti giovani e non usa internet, si è rivolta al parroco che ci ha scritto 


Gentile Varesenews,

Si è rivota a noi una ns parrocchiana, una “giovane donzella” di 93 anni molto lucida e brillante, che abita in un paesino di poche centinaia di abitanti nella provincia di Como. Qualche settimana fa, ha scoperto di essere positiva al Covid, tramite il suo medico base, ma per fortuna, il suo buon stato di salute le ha permesso di non aver particolari sintomi, come dice lei, qualche dolorino alle ossa, niente di più.

Chiusa in casa per almeno 5 giorni, fino a quando il tampone non risulta negativo, quello che le ha detto il medico. E così ha dovuto fare, nessuna visita, niente uscite, nemmeno per prendere il pane ed il latte, in un paesino, dove per trovare la prima anima, si deve fare parecchia strada (o meglio per la sua età e le gambe che ormai cedono, è tanta) e da oltre 10 anni non guida più. Non ha cellulare, nè computer, internet è un termine che lo sente usare ma ha sempre odiato queste cose, come dice lei “modernità”, ormai i giovani si sono rovinati con tutte questi computer (sue parole).

Vive sola, ha perso il marito dopo una vita insieme, non ha figli, insomma in compagnia della natura che la circonda, fino a quando, nel giorno che il medico le ha detto che era positiva al Covid, ha contattato (con la rete di casa) il Call center emergenza Covid di Ats Insubria ed una Sig.ra molto dolce, carina e molto, molto professionale, le ha risposto, come la definisce lei un “angelo” che, alla sua età non aveva mai trovato, così gentile, paziente… La Sig.ra Rosa quando ha telefonato ad Ats, era molto agitata e quella voce così tranquilla è stata in grado anche di farmi sorridere, di ascoltare i miei dolori. Non sapevo proprio cosa dovevo fare, come muovermi e questo “angioletto” mi ha fatto tutto lei, mi ha dato tutte le informazioni, ha fatto tutto per me.

“Purtroppo non guido più da anni – dice la Sig.ra Rosa – altrimenti sarei andata di persona a consegnarle un mazzo di fiori, le ho chiesto di darmi un indirizzo per poterlo inviare, ma anche se ho insistito mi ha ripetuto che non voleva niente che era un piacere per lei, aiutare chi è in difficoltà, soprattutto le persone anziane ed il regalo più bello che si può ricevere è un ringraziamento fatto con il cuore. Mi sento in debito perchè avevo tanto bisogno di questa telefonata, di questa dolcezza, dove, ormai, ogni minuto della mia vita è regalato, ma il regalo più bello negli ultimi anni l’ho ricevuto da questa ragazza che mi ha dato forza ed io non ho saputo contraccambiare. 

La Sig.ra Rosa parla in dialetto comasco, ha anche aggiunto: da quando è morto mia marito prendo tutte le sere le pastiglie per dormire, dopo questa chiacchierata mi sono dimenticata di prenderle e ho dormito tutta la notte come un ghiro. Fa anche la battuta: forse sono ringiovanita, mi sento anche meno rimbambita.

Se per tanti, il Covid è stato un brutto male da dimenticare, per me che non avuto particolari disturbi fisici, è invece un bel ricordo che, anche nel dolore della vita, c’è chi è in grado di donarti un sorriso puro e genuino (suoi aggettivi) anche in una semplice telefonata.

Questo “angelo” non mi ha voluto dare l’indirizzo ma sono riuscita a farmi dire il suo nome: BARBARA e che risponde da Varese. Non so, magari al centralino ci sono più persone che hanno lo stesso nome, ma vorrei con tutto il mio cuore che arrivi questo mio profondo ringraziamento, anche se mi sentirò sempre in debito…

Con le sue solite battute ha terminato: beh, se il Covid mi ha fatto così bene, spero di prenderlo ancora (ridendo).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Novembre 2022
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