Un sacchetto in difesa delle donne
E' l'ultima iniziativa di Soroptimist Varese nella giornata contro la violenza alle donne, in collaborazione con Federfarma Lombardia

«Il 25 novembre ricorre la Giornata contro la Violenza di genere. E questo la dice tutta. Dover rammentare questo tragico flagello che continua ad imperversare nel nostro Paese è già di per sé una sconfitta – spiega la nota di Sorptimist Varese – Nel 2022 il numero di vittime di femminicidi si avvicina a cento. Durante il governo Draghi le ministre Bonetti, Lamorgese e Cartabia fecero una proposta di legge al riguardo che con il cambio improvviso al vertice sembra rimasta nel limbo. Tale proposta, secondo le dichiarazioni da parte di Eugenia Roccella, Ministra della Pari Opportunità e Famiglia, su Radio24, prevede la formazione delle forze di polizia e dei magistrati. Non è un mistero infatti che molti di questi atti avvengono per mancata comprensione del problema e capita che i colpevoli vengano puniti con pene troppo leggere rispetto al reato commesso. Perché il problema è, prima di tutto, culturale. Urge cambiare alla radice la visione maschile verso la donna, ma la strada sarà lunga e irta di sfide».
Per questo il Soroptimist International Club che da anni, con la sua giornata “Orange the World”, si schiera a difesa delle donne anche quest’anno entra in campo con una nuova iniziativa. Il Club Soroptimist d’Italia ha infatti promosso una campagna di sensibilizzazione a cui hanno aderito i Club lombardi di Bergamo, Como, Cremona, Lodi, Milano alla Scala, Monza, Terre dell’Oglio Po e Varese: la distribuzione nelle farmacie di un sacchetto contenitore che ha impresso il numero di emergenza internazionale contro la violenza e lo stalking.
«Una iniziativa che avviene in accordo con Federfarma Lombardia, sponsor quasi in toto di 90 chili di sacchetti dell’area da essa coperta, su cui appare ben chiaro il numero di emergenza internazionale, 1522 – spiega ancora la nota – Verranno distribuiti in tutte le farmacie in modo che le donne vittime di violenza possano leggerlo e fare appello, al fine di trovare un porto sicuro ed un aiuto efficace. In effetti questo numero può salvare molte vite: la perseguitata, fuori dallo sguardo e dal controllo del suo aguzzino, può lanciare un appello che non verrà inascoltato e le permetterà di essere presa in carico da chi di dovere. Ancora un piccolo passo in più nella lotta “fisicamente”, e spesso anche psicologicamente impari che affligge la cosidetta società civile».
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