“Wolderine” è il supereroe biancorosso. Johnson fa e disfa col sorriso

Woldetensae è il migliore in campo nonostante resti a guardare nel finale. "Nino" genio e sregolatezza, Caruso sempre più affidabile. Ross perde il duello con Cappelletti

Tezenis Verona - Openjobmetis Varese 91-98

ROSS 5,5 (IL PEGGIORE)  Che Cappelletti fosse un bel talento, per di più in un ottimo stato di forma lo si sapeva. Ma che potesse fare a fette Colbey non ce lo aspettavamo: il play varesino soffre a lungo quello della Tezenis che lo porta a spasso nelle scelte di tiro e nelle tempistiche degli assist. Ross però ha un certo carico di orgoglio sempre pronto all’uso e lo ha sfoderato prima di lasciare il campo per cinque falli. 10 punti e sei assist, comunque, per il folletto del Colorado. A leggere solo il foglio statistico sembrerebbe una gran partita.

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Tezenis Verona – Openjobmetis Varese 91-98 4 di 8

WOLDETENSAE 8 (IL MIGLIORE) – C’è un altro supereroe nella collezione: Wolderine. Supereroe, sì: come definireste altrimenti uno capace di segnare da otto metri fuori ritmo, fuori mira e fuori logica? E uno che ne infila 19 in 23 minuti tirando con il 70% dal campo? E uno che, per di più, resta a guardare per scelta tecnica nell’ultimo periodo e non batte ciglio? Bravo Tomas, le ultime uscite erano state un po’ faticose e invece a Verona, all’ombra dell’Arena, è una Marcia Trionfale.
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DE NICOLAO 6 – Ross non brilla ma anche DeNik non fa le onde. Zero punti, è vero: anche questa volta non va cercato tra i marcatori di una squadra che manda sette uomini – sette! – in doppia cifra. Però conduce il gioco con attenzione nel finale, chiude con zero palle perse mentre i compagni ne sprecano a raffica e sbuca in mezzo all’area per intercettare l’ennesimo assist di Cappelletti in un momento decisivo.

REYES 7 – O’Rey scatta come un razzo appena viene sguinzagliato in campo da Brase, nel primo periodo, e in un battibaleno è già a 7 punti. Saranno 13 alla fine perché a differenza dei compagni dalla lunetta è una sentenza. E ha imparato a fare il collante: niente forzature, ridotte dormite difensive, l’attenzione di un servente al pezzo. Così si guadagna il quintetto finale.

LIBRIZZI S. V. – Un paio di minuti per far capire a Ross che, se non è in serata, per portar palla ci sono alternative. Sbaglia l’unico tiro, in rovesciata evitando una stoppata: sarebbe entrato di prepotenza tra le migliori azioni della settimana.

La Openjobmetis mette la quinta: vittoria col brivido a Verona

FERRERO 6,5 – Sei punti in 10′ con il 50% nel tiro da 3. Il secondo canestro sembra quello che manda agli archivi in anticipo la partita (non sarà così, nella realtà) e lui lo festeggia acchiappando un rimbalzo tra mille mani avversarie. Brase ha un capitano pronto-uso e sa come usarlo: un’altra missione portata a termine.

BROWN 6,5 – Dare un voto a Markel, questa volta, è esercizio difficile. Sufficienza piena, quello è ovvio, ma per certi versi è l’emblema della squadra. Capace di giocate esaltanti e concrete ma pure di errori evitabili e gravi. Inventa un canestrissimo nel cuore dell’ultimo periodo ma poi getta due palloni tra le braccia di Verona. Difende con grande qualità ma allunga la mano a toccare il tiratore. Poi torna a essere glaciale nell’ultimo giro in lunetta e si guadagna il momento di gloria definitivo.

CARUSO 7 – Continua a giganteggiare in mezzo all’area: 10 punti realizzati in tanti modi. Il primo canestro è uno slalom in palleggio, poi aggiunge il tap in, i tiri liberi, l’appoggio. E quando perde una palla in attacco rientra a razzo e piazza il recupero o la stoppata. Coinvolto, coinvolgente. Leader, per certi versi, perché quando è in campo i compagni sanno di poterlo sfruttare nel modo migliore.

OWENS 6,5 – Primo tempo da turista fai da te, quello della pubblicità Alpitour che finiva spesso nel posto sbagliato al momento sbagliato. All’apice della difficoltà però Tariq sventaglia una tripla centrale che dà coraggio a lui e che è un pugno in faccia a Verona. Si ripresenta più convinto, più attento e va in doppia cifra. Per lui e Caruso c’è una staffetta Mazzola-Rivera, o l’uno o l’altro, anche nel giro di pochi minuti. Sul finire prende un rimbalzo pazzesco. Raro, è vero, ma importante.

JOHNSON 7,5 – Tutto e il contrario di tutto, l’alfa e l’omega, il giorno e la notte da un momento all’altro. Nel secondo periodo è il re della partita: dà consistenza alla Openjobmetis in difesa, colpisce in attacco con guizzi e bordate. Poi, nel quarto finale, Varese va spesso da lui e Nino ne fa di tutti i colori. Nel bene mette una tripla siderale, nel male torna a forzare conclusioni con poco senso. Poi, nell’ordine, litiga con il pubblico, sbaglia due tiri liberi vitali, arpiona un paio di altri rimbalzi d’oro che portano a 8 il totale, più dei due pivot varesini messi insieme. Infine se la ride e fa divertire tutti quelli che sono venuti ad applaudirlo.

Brase: “Vittoria da condividere con lo staff. Solo applausi per la squadra”

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Novembre 2022
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