I genitori scrivono al Consorzio della Valbossa: “La scuola media di Azzate ha bisogno di interventi immediati”

Dopo l'ispezione di Ats, è stata inviata una lettera ai sindaci degli otto comuni. Se n'è discusso ad Azzate, durante una riunione per dare inizio alla trasformazione da "consorzio" a "gestione associata"

Generico 19 Dec 2022

Una lettera inviata a tutti i sindaci che fanno parte del Consorzio della Valbossa per chiedere interventi urgenti e radicali sullo stabile che accoglie la scuola media Leonardo Da Vinci. L’hanno inviata i rappresentanti di classe, i rappresentanti di Istituto e l’Associazione Genitori dopo che, nei giorni scorsi, Ats ha imposto la chiusura del laboratorio di informatica a causa della muffa che ne ricopriva le pareti. 

L’ispezione di Ats era sta sollecitata da una mamma, che dopo alcune segnalazioni cadute nel vuoto, ha deciso di rivolgersi all’Agenzia di Tutela della Salute. Il sopralluogo ha portato così alla luce altri problemi, segnalati anche durante l’ultimo consiglio d’Istituto alla dirigente Simona Piraino: maniglie e rubinetto rotti nei bagni dei maschi, al piano terra; oscuranti e finestre rotte e rattoppate con cartone e muffa in diverse aule. Per quella di informatica è stata appunto disposta la chiusura. In alcune classi, poi, si sono registrate temperature molto basse, tali da richiedere l’intervento dei tecnici che hanno già provveduto a sistemare alcuni termoconvettori.

Resta comunque il fatto che la scuola ha bisogno di interventi risolutivi ed è qui che entra in gioco il Consorzio che raccoglie i Comuni di Azzate, Bodio Lomnago, Brunello,  Crosio della Valle, Daverio, Galliate Lombardo, Inarzo e Cazzago Brabbia, questi ultimi solo convenzionati.

Per provvedere alla ristrutturazione dell’edificio occorre stanziare una cifra considerevole: circa 400 mila euro per rifare il tetto, a cui vanno aggiunti 300 mila euro per la sostituzione dei serramenti e altri 70 mila per rifare i bagni. Soldi che i Comuni consorziati non sono in grado di stanziare; unica via praticabile potrebbe essere la partecipazione ad un bando statale o regionale, passaggio impossibile in questo momento perché la forma giuridica del Consorzio non lo consente.

«Siamo giunti alla conclusione che la pulizia non basta più – scrivono i genitori nella lettera inviata ai sindaci -. Il cartoncino e il nastro adesivo alle finestre non tutelano i nostri figli. Non è accettabile che studenti e professori debbano stare nelle classi con giubbini e coperte. Non è ammissibile che una lungaggine politica e burocratica vada a discapito della salute dei nostri ragazzi e di tutti i lavoratori della scuola. Vogliamo per i nostri figli una scuola che sia formativa e di esempio, che valorizzi la tutela della salute fisica al pari dell’arricchimento dell’intelletto, che si faccia per prima portavoce dei reali problemi presenti nella scuola coinvolgendo, informando e chiedendo la collaborazione delle famiglie e delle Istituzioni. Vogliamo un Consorzio Valbossa che intervenga in tempi rapidi, con efficacia e che e pretenda da tutti i suoi consorziati aiuti e soluzioni».

E ieri, lunedì 19 dicembre, ad Azzate si è tenuto l’incontro tra i sindaci del Consorzio della Valbossa per tentare di sbloccare la situazione e dare una risposta alle sollecitazioni dei genitori.

«È stata una riunione molto proficua – spiega la presidente del Consorzio Claudia Miterangelis – Siamo tutti uniti e compatti e vogliamo arrivare al più presto ad una soluzione. Abbiamo chiesto un parere legale ad uno studio di Varese circa i passaggi da seguire per trasformarci da “consorzio”  a “gestione associata”; ieri abbiamo consegnato tutta la documentazione ai sindaci che ora la studieranno e la valuteranno. Ci siamo anche dati un termine ultimo per compiere i primi passi: ci ritroveremo il 16 di gennaio. È stata una trafila lunga e complessa ma ora siamo arrivati davvero alla svolta».

Per quanto riguarda i problemi strutturali della scuola, i primi interventi, quelli più urgenti, sono già stati fatti: il riscaldamento è stato tarato sui 20 gradi e mezzo e il muro è stato ripulito dalla muffa e ora tutte le aule sono agibili, anche il laboratorio è stato riaperto.

«La muffa è stata rimossa e il muro ripulito, ma ora dobbiamo aspettare che asciughi prima di imbiancare – dice ancora Miterangelis -. Lo faremo durante le vacanze di Natale. Gli altri interventi non sono ancora stati calendarizzati ma poco alla volta cercheremo di sistemare tutto».

Che la riunione del Consorzio abbia portato a un buon risultato lo conferma anche l’assessore Claudio Lesica, ex dirigente scolastico della Da Vinci, presente in rappresentanza del Comune di Daverio: «Della necessità di cambiare forma giuridica al Consorzio si discute da molti anni ma adesso sappiamo cosa dobbiamo fare e qual è la procedura da seguire. Nel frattempo cercheremo di rimediare ai danni del tetto, che provocano infiltrazioni e quindi la muffa. Quanto al freddo nelle aule, il problema è anche legato al fatto che si tengono le finestre aperte per cambiare spesso l’aria e questo non aiuta a mantenere costante la temperatura. Al momento dobbiamo intervenire con le risorse che abbiamo, e non sono molte. Alcuni interventi sono già stati fatti negli anni scorsi: sono stati sistemati la terrazza, che aveva problemi di infiltrazioni e le scale esterne. Ora speriamo che con il passaggio a gestione associata si possano richiedere contributi ministeriali. Sarebbe la soluzione definitiva ad ogni problema».

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Pubblicato il 20 Dicembre 2022
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