Dalla vetrata d’ingresso al grande palco: ecco le prime immagini del nuovo Politeama

Il progetto è stato illustrato in una commissione congiunta cultura-lavori pubblici dall'assessore ai lavori pubblici Andrea Civati e dall'assessore alla cultura Enzo Laforgia. Il teatro avrà quasi 900 posti

Le prime immagini del nuovo Politeama

Una grande vetrata che rende permeabile piazza XX Settembre con la hall e il foyer del nuovo teatro, una platea pensata per essere accogliente anche se utilizzata a metà, un palco grande quasi come quello del teatro degli Arcimboldi a Milano: sono queste alcune delle indicazioni che sono state date durante la commissione congiunta Lavori Pubblici – Cultura convocata dalle due rispettive presidenti, Maria Paola Cocchiere e Manuela Lozza per aggiornare i loro membri dei nuovi passi avanti del progetto i fattibilità, dopo l’incontro avvenuto il 12 gennaio scorso con la Regione Lombardia.

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Il progetto è stato illustrato dall’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati: «Il teatro avrà quasi 900 posti ma una platea raccolta inferiore ai 500:  questo consentirà di utilizzare lo spazio anche a metà, con risparmio dei costi per la sicurezza antincendio, che lievitano quando vengono occupati più di 500 posti».

Civati ha spiegato inoltre dell’esistenza di due sale polifunzionali per corsi o incontri in uno spazio parzialmente sotterraneo, un locale ristorante al piano terra  e una terrazza sopra la torre scenica adatta per accogliere un bar, un ristorante o degli eventi serali: «Tutti spazi con entrate indipendenti, perchè possano vivere indipendentemente dall’attività del teatro».

Molte delle istanze arrivate all’amministrazione da cittadini, operatori dello spettacolo e associazioni rendendo il progetto capace di accogliere anche spettacoli importanti o complessi: «La torre scenica sarà alta 25 metri, una dimensione simile a quella dell’Elfo-Puccini – sottolinea Enzo Laforgia, assessore alla cultura – Mentre la dimensione del palcoscenico si avvicina addirittura a quello del teatro Arcimboldi».

Una dotazione che permetterà di ospitare anche produzioni importanti, come anche il fatto che sarà possibile ricavare una buca dell’orchestra nelle prime file: non un supporto fisso, ma uno strumento in più per poter ospitare eventuali spettacoli complessi come le opere liriche.

Il progetto dello studio dell’architetto portoghese Carrilho da Graça ha così unito la necessità di uno spazio utilizzabile durante tutto il giorno e non solo nei momenti di spettacolo – come aveva già suggerito Michele Lucchi – alle richieste degli operatori, che chiedevano uno spazio che potesse accogliere anche spettacoli piu ambiziosi, ma anche ai bisogni delle associazioni culturali più piccole, che possono utilizzare solo spazi non impegnativi dal punto di vista dei costi legati alla sicurezza.

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«Mi piace la modulabilità degli spazi e in generale sono impressionato positivamente dal progetto – ha commentato il consigliere della Lega, e candidato sindaco, Matteo Bianchi – Adatto a una città che ha un bisogno smodato di allargarsi come spazi pubblici verso le stazioni. Credo però che la trasparenza del teatro sia affascinante per chi guarda verso l’interno, ma chi dal teatro guarda fuori è meglio che giri la testa dall’altra parte: insieme al nuovo palazzo ci vuole un impegno della giunta per la riqualificazione anche della piazza XX Settembre, che gli sta di fronte».

Un impegno che l’assessore alla Riqualificazione Urbana e Lavori Pubblici ha potuto ribadire subito dopo: la riqualificazione di piazza XX Settembre è infatti compresa nel piano Stazioni e, come ha sottolineato Civati «Prevede un ambio significativo della piazza, e la pedonalizzazione del tratto davanti al Politeama».

Più complesso il dibattito sul destino del teatro di piazza Repubblica una volta realizzato il Politeama, sollevato dal consigliere di Forza Italia Simone Longhini oltre che dallo stesso Matteo Bianchi, ai quali si è affiancato il consigliere Luca Paris che ha chiesto se erano stati  fatti studi riguardo la sostenibilità economica dell’esistenza contemporanea delle due sale: «Da questo punto di vista, una volta realizzato il teatro Politeama, la scelta sul suo futuro sarà innanzitutto della proprietà del teatro di piazza Repubblica – ha commentato l’assessore Laforgia – La convenzione con il Comune rimane in essere comunque fino all’apertura del nuovo teatro, poi si riaffronterà la questione».

L’assessore alla cultura è entrato infine nel merito della gestione del nuovo teatro: «Nel primo incontro con la Regione ci è stato chiesto di fare ipotesi di un piano di gestione della struttura  – ha spiegato ancora Laforgia – E, dopo un confronto con le altre realtà soprattutto milanesi, noi saremmo interessati ad affidare a terzi le funzioni tecniche: macchinisti, tecnici, maschere, manutentori ma anche fiscalisti, legali, operatori per il marketing la promozione e la bigliettazione, oltre alla ristorazione. Lasceremmo all’esterno anche la direzione artistica. Al comune però resterebbe il coordinamento delle funzioni e per questo dovrebbe esserci un direttore generale, che dovrà essere un dipendente del comune, anche a tempo determinato».

 

 

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Gennaio 2023
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