I vigili del fuoco di Busto e Gallarate sono senza autoscala da un anno

Il mezzo con scala da quaranta metri è rimasto danneggiato in un incidente stradale: in caso di bisogno arriva l'autoscala di Legnano, che però dipende da un altro comando. "Successo 114 volte in un anno"

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È passato un anno e, in assenza di investimenti specifici, i vigili del fuoco di Busto-Gallarate non hanno a disposizione un’autoscala per gli incendi e gli interventi di soccorso. Una situazione che ha richiesto – una volta ogni tre giorni, in media, il ricorso all’autoscala del distaccamento di Legnano, dipendente dal comando di Milano.

La questione è stata tirata fuori a mezza voce già nei mesi scorsi, ma a distanza di un anno è stata citata anche esplicitamente da fonti sindacali.
Fino a un anno fa il distaccamento di Busto-Gallarate aveva un’autoscala di base sul Sempione che si aggiungeva a quella “di base” al comando provinciale di Varese: il capoluogo è relativamente lontano dall’area del Basso Varesotto, che è servita da due distaccamenti (Busto-Gallarate e Saronno) ma dove vive mezzo milione di persone ed è l’area più industrializzata.

L’autoscala della caserma del Sempione è rimasta danneggiata in un incidente stradale lo scorso gennaio 2022, un anno fa, su viale Duca d’Aosta a Busto Arsizio. Gli incidenti dei mezzi di soccorso sono piuttosto rari, ma accadono: in quell’occasione non ci furono feriti gravi ma l’autoscala riportò gravi danni, tali da rendere molto onerosa (e forse non conveniente dal punto di vista economico) la riparazione del mezzo, che è tra i veicoli più costosi della dotazione dei vigili del fuoco, per la specificità e per la delicatezza operativa della scala da 40 metri usata per raggiungere anche i piani alti.

Vigili del Fuoco Legnano - Magenta Pasqua 2021

«È un mezzo necessario ad esempio nel caso di un incendio a un piano basso che rende impossibile usare le scale ed evacuare le persone dai piani superiori. Ma è fondamentale anche per altri interventi di soccorso» spiega un vigile del fuoco.

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L’autoscala impegnata in un soccorso a persona in appartamento a un piano alto in via Ronchetti a Gallarate

Il caso dell’autoscala mancante – che citavamo a margine di un comunicato di Confsal, Cgil e Usb – viene sollevato anche da un altro comunicato sindacale, firmato dalle sigle, Cisl, UilPa e Conapo: “Nel solo anno 2022 i colleghi della sede di Legnano (Comando di Milano) sono venuti in supporto (quando disponibili) per ben 114 volte“. E in effetti basta risalire alle immagini di alcuni interventi recenti per notare proprio il mezzo legnanese in azione.

Per ragioni operative, poi, in caso di bisogno sui Comuni del Varesotto viene attivato in urgenza l’autoscala di Legnano, ma questa deve essere poi “rilevata” dall’autoscala che scende da Varese, moltiplicando gli spostamenti.

Legnano è certamente parte dello stesso territorio – l’area densamente popolata dell’asse del Sempione – e vicina, anche se dal punto di vista operativo c’è anche la complicazione legata alla dipendenza da un altro comando, quello di Milano, che richiede – in caso di emergenza – un passaggio in più per attivare il mezzo.

Pochi vigili del fuoco, distaccamenti chiusi o “dimezzati” in provincia di Varese

Del resto sono diversi i casi in Italia di comandi che hanno la disponibilità di due autoscale, per coprire territori ampi: succede ad esempio a Vercelli (con un mezzo in città e il secondo al distaccamento di Varallo Sesia, oltre 70 km di distanza). A questo, in provincia di Varese, si aggiunge un certo sbilanciamento territoriale, per così dire, visto che la zona più abitata – tra cui la città più popolosa –  è quella a ridosso di Milano, a 25-40 km dal comando.

Al di là della questione autoscala, il tema principale sollevato dalle sigle sindacali dei vigili del fuoco è la carenza di personale: mancano poco più di cento operativi su cinquecento necessari. Una carenza del 20% che sta riducendo ai minimi termini le squadre dei distaccamenti periferici. Se anche arrivasse l’autoscala, bisogna intervenire poi per avere operatori sufficienti a farla operare.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 17 Gennaio 2023
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  1. Massimo Pinciroli
    Scritto da Massimo Pinciroli

    Quello che preoccupa come giustamente fate notare è che questo è un territorio “Notevolmente Industrializzato” e questo non è da sottovalutare; come del resto non è da sottovalutare il fatto che abbiamo un Aeroporto Intercontinentale a due passi, con l’intenzione di arrivare a 25-30Ml. di passeggeri all’anno, un piano di sicurezza in caso di incidente da far ridere i “POLLI” e soprattutto ben due Ospedali gestiti da due “incapaci” che pensano solo alla politica e non al “servizio” di un bacino di utenza di 500.000 abitanti. Un Pronto Soccorso che fa acqua da tutte le parti però stiamo ancora decidendo cosa fare con gare di assunzione ancora in fase di giudizio, intanto i pazienti aspettano 12 mesi per fare un esame e in parecchi casi 24 mesi e oltre per semplici operazioni, tanto che qualcuno comunque in lista di prenotazione (ma ci sono le liste?) ha deciso di fare l’operazione altrove per ridurre i tempi di attesa. Ma vi sembra normale? Sono a Vs. completa disposizione anche per chiarimenti su parecchie altre situazioni, avendo operato per più di trenta anni nella gestione, aggiudicazione e collaudo per gare di appalto pubbliche in diverse regioni Italiane anche come consulente tecnico. Cordiali Saluti Cortesemente se volete pubblicate, ma evitando di indicare il nome e cognome, ho ancora delle consulenze in corso con importanti Enti Privati in Regione Lombardia

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