Sono oltre 320 gli infarti acuti trattati in un anno dall’emodinamica dell’ospedale di Varese

Il direttore del Dipartimento cardiotoracovascolare spiega: "La tempestività dell'intervento è fondamentale. La nostra organizzazione garantisce una risposta pronta ed efficace ai nostri pazienti"

emodinamica dipartimento cardiotoracovascolare foto asst sette laghi

Nel 2022, l’Asst Sette Laghi ha trattato con procedure d’urgenza 321 infarti acuti: di questi 84 sono arrivati in piena notte e 91 nei giorni festivi. Tra gennaio e febbraio sono stati 63, di 25 arrivati di notte e 15 nei giorni festivi (Foto Asst Sette Laghi).

Sono alcuni dei numeri del Dipartimento cardiotoracovascolare di ASST Sette Laghi diretto dalla dottoressa Battistina Castiglioni e dalla sua equipe formata da 6 cardiologi interventisti, 12 infermieri specializzati, 4 OSS, oltre a 6 tecnici di radiologia.

L’emodinamica varesina è un centro hub, non solo per l’alta specializzazione dell’equipe, ma anche per la stretta sinergia con la cardiochirurgia e la terapia intensiva cardiochirurgica, oltre ovviamente a quella strettissima con le unità coronariche dello stesso ospedale di Circolo e di Tradate.

«Tempo è cuore: non è uno slogan, ma la vision stessa del nostro servizio – spiega la Dott.ssa Castiglioni – La tempestività del nostro intervento è fondamentale ed è grazie all’organizzazione se riusciamo a garantire una risposta pronta ed efficace ai nostri pazienti, indipendentemente dal luogo in cui si trovano, da Maccagno a Sesto Calende. Il segreto dell’Emodinamica è quello di essere una squadra nella squadra: la mia équipe è molto affiatata, ma non basterebbe se non ci fosse una collaborazione così ben strutturata con gli altri servizi, dall’AREU al Pronto Soccorso, dalla Cardiochirurgia alle Rianimazioni Cardiologiche e cardiochirurgiche, oltre ovviamente ai reparti cardiologici di tutta l’Azienda. Questa sinergia si riflette sui risultati, a partire dall’esito positivo di oltre il 99% delle procedure. Il ritardo nel riconoscimento dei sintomi, la gravità della malattia e l’estensione dell’infarto sono fattori determinanti: il nostro impegno è massimo anche per coloro che, purtroppo, non ce l’hanno fatta”.

Anche la cardiologia interventistica potrà contare sulla sala operatoria ibrida che sta per essere installata: uno spazio che combina una sala operatoria tradizionale con un tavolo chirurgico multifunzionale e con apparecchiature per la diagnostica per immagini molto sofisticate.

Attualmente, gli specialisti lavorano nelle due sale di emodinamica  dove trattano la malattia coronarica non solo in urgenza, ma anche in elezione, effettuando angioplastiche coronariche con impianto di stent. Negli ultimi quattro anni, a partire dal 2019, è stato implementato il programma di trattamento delle occlusioni croniche coronariche, definite CTO, con la possibilità attraverso guide e palloni dedicato di riaprire vasi chiusi da molto tempo permettendo una adeguata vascolarizzazione del muscolo cardiaco .

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Febbraio 2023
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