Otto atleti del twirling Buguggiate qualificati ai mondiali di Liverpool ma cercano uno sponsor
L'appello di una delle società più qualificate d'Italia: «Abbiamo chiesto a moltissimi imprenditori e aziende importanti della zona, ma abbiamo ricevuto sempre la stessa risposta “preferiamo sostenere realtà più grandi”»

Sono otto gli atleti dell’Asd Twirling Buguggiate che aspirano ai mondiali di Gran Bretagna, ma hanno bisogno di uno sponsor: «Aiutaci a raggiungere il nostro sogno».
Il destino degli sport “minori” è di scontare la poca visibilità con l’impegno economico gravoso delle famiglie, nonostante gli ottimi risultati sportivi.
«Siamo alla ricerca di uno sponsor per la nostra squadra – spiega il team sportivo – Sono anni che ci proviamo senza risultato. Ma non ci arrendiamo. Abbiamo chiesto a moltissimi imprenditori e aziende importanti della zona, ma abbiamo ricevuto sempre la stessa risposta “preferiamo sostenere realtà più grandi”. E del resto come biasimarli? Molti si saranno chiesti cosa sia il twirling ed è normalissimo. Il twirling non ha neanche lontanamente la visibilità che hanno altri sport come il calcio e il basket e capiamo che diventare sostenitori della nostra squadra ha poco ritorno».
Questa disciplina ricorda la ginnastica ritmica e artistica con lo specifico elemento dell’utilizzo di un “bastone”. Il termine twirling infatti deriva dal verbo inglese “to twirl”, che tradotto significa “far ruotare”.
I numeri chiariscono la portata del fenomeno in Italia, infatti, ci sono circa 80 società di Twirling e solo nella provincia di Varese oltre 270 società di calcio.
«Questo è solo per dare un’idea di quanto “minore” sia il nostro sport, anche se di minore rispetto a chi pratica altri sport i nostri ragazzi non hanno proprio niente. Anzi. In questi anni hanno ottenuto ottimi risultati e insieme ai nostri coach ci hanno portato ad essere l’undicesima squadra in Italia».
Quest’anno otto di loro parteciperanno ai mondiali di specialità tecniche che si terranno a Liverpool ad agosto. «Siamo orgogliosi dei nostri atleti e dei nostri coach, quello che ci rattrista è che un evento bello come la partecipazione a delle competizioni mondiali diventi uno sforzo economico importante per le famiglie dei ragazzi».
Senza uno sponsor il supporto economico per le spese sportive straordinarie come le trasferte particolarmente onerose, oltre la retta mensile, ricade interamente sulle famiglie.
Angelo Gammieri, Carlotta Turroni, Martina Milanese, Giorgia Colascilla, Serena Ilaria, Carlotta Colombo, Broggi Giulia, Alice Pattaro: questi i nomi dei ragazzi che si sono qualificati, sotto la guida degli allenatori Stefania Cabbia, Daniele Zambito e Ilaria Interligi.
Sono 35 gli atleti tesserati dai 5 ai 20 anni che quest’anno fanno parte della società sportiva, che dal 2012 s’impegna per permettere a ragazzi e ragazze di tutte le età di conoscere e praticare questo sport.
«Cerchiamo qualcuno che creda, come noi, che non esistano sport minori, se non nella semantica, e che a prescindere dalla visibilità tutti gli sport possano insegnare valori importanti ai nostri ragazzi. Aiutateci ad aiutare le famiglie dei nostri atleti perché, al netto dei sacrifici che sono disposti a fare per i propri figli, come tutti i genitori, vorremmo far in modo che praticare sport ad alti livelli non diventi una preoccupazione legata alla disponibilità economica, ma che sia un’esperienza bella e serena per tutti: ragazzi e famiglie. Grazie a chiunque vorrà aiutarci o condividere il nostro appello».
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