Asa Varese, ospiti speciali in curva per spingere i Mastini verso la vittoria

C’erano degli ospiti speciali a spingere i Mastini verso la vittoria nella gara 3 di finale scudetto contro Caldaro, vinta da Varese per 5-0.

Le ragazze e i ragazzi di Asa Varese, associazione sportiva che si occupa di sport e disabilità dal 1991 sul territorio varesino, hanno infatti scelto di assistere al match di hockey alla Acinqueicearena di giovedì 6 aprile.

«Noi di Asa Varese sfidiamo ogni giorno i pregiudizi legati alla disabilità grazie allo sport. Molto spesso nella quotidianità non si vede la persona, ma ci si focalizzarsi sulla disabilità, sulle mancanze, oppure si rischia di incappare in un atteggiamento pietistico con affermazioni tipo “poveretto, chissà come è triste” e così via – spiega Valentina Marocco, presidente dell’associazione -. Insomma un insieme di pregiudizi infiniti e sbagliatissimi che fanno sì che sia più facile emarginare che includere. Il nostro modo per sfatare tutto questo sta nello sport».

Asa Varese si rivolge sia a ragazzi in età scolare sia a persone già adulte, promuovendo diverse attività sportive: il nuoto, le bocce, lo sci alpino, il bowling, il canottaggio. Le attività vengono svolte da personale competente e da volontari che aiutano nell’assistenza ai ragazzi. L’obiettivo principale è socio-educativo: «Attraverso queste attività vorremmo raggiungere il maggior numero di persone affinché, anche coloro che presentano disabilità intellettive e relazionali, possano allontanarsi dal “nido” familiare e gustare, grazie allo sport, il piacere della socializzazione e dell’amicizia – prosegue la presidente -. Nella quotidianità abbiamo atleti che svolgono allenamenti e competizioni di nuoto, canottaggio, bocce e bowling e si impegnano con costanza e determinazione. Lo sport è ricco di insegnamenti e ci aiuta a crescere in ogni momento. Ma soprattutto è pieno di bellezza come quella che ci ha avvolto in curva al Palaghiaccio: tutti insieme per i Mastini e lo sport. Uno splendido insegnamento di sportività».