“Perché hanno tagliato le piante a Luvinate?”
Il taglio riguarda un terreno privato ed è autorizzato dall'Ente Parco del Campo dei Fiori, ma non si tratta di terreni affidati ad Asfo come erroneamente riportato in un primo momento
Un taglio degli alberi non può passare inosservato. Soprattutto in una zona come quella di Luvinate, spesso teatro di incendi e alluvioni. Così un lettore ci ha chiesto le ragioni di un intervento così radicale compiuto nei giorni scorsi. Non si tratta, ovviamente, di un taglio “sconsiderato” di alberi. Il taglio riguarda un terreno privato ed è autorizzato dall’Ente Parco del Campo dei Fiori, ma non si tratta di terreni affidati ad Asfo come erroneamente riportato in un primo momento.
“Buongiorno, vorrei segnalare quello che ritengo un danno purtroppo già fatto. Passeggio spesso nei boschi attorno al Poggio di Luvinate. A fine marzo c’erano dei lavori in corso sopra la villa Bassani a fianco del sentiero che collega il Poggio a Velate: un cartello segnalava che si stava ripulendo la zona da piante esotiche altamente invasive. I giorni scorsi sono ripassato di lì ed ho visto che è stato abbattuto un bel boschetto di querce canadesi, alcune penso centenarie e comunque in buona salute.
L’area è all’interno del parco Campo dei fiori quindi ci sarà stata una autorizzazione, penso. Visto che la zona è molto frequentata e conosciuta dai varesini invito tutti a recarsi a visionare il danno fatto. È stato abbattuto un bel boschetto di alberi centenari, secondo me per stupidità, in un momento in cui le classi politiche dirigenti sembrano cieche ai problemi ambientali. Vorrei fosse possibile prevenire ulteriori scempi”.
Distinti saluti
Alessandro Reina
Per quanto riguarda l’area invece di pertinenza di ASFO Valli delle Sorgenti, qualche settimana fa era stato presentato il piano di Gestione che interessa i terreni affidati dai soci pubblici e privati. Per quanto riguarda quella parte di bosco l’intervento non è ancora partito.
L’intervento
Recupero delle aree colpite dal fuoco, attuazione della valenza protettiva di un bosco sano e curato per le comunità, eliminazione di aree compromesse per una gestione forestale sostenibile, ripristino di sentieri e strade per un pieno utilizzo delle proprietà oggi spesso irraggiungibili. Questi gli obiettivi del Piano di Gestione che si concretizzeranno a partire dal primo intervento, il recupero di una selva castanile, ambiente ad alta valenza per la biodiversità, in fase di cantiere per la primavera del 2023, lungo il sentiero 10, tra Luvinate e Barasso e che interesserà 5 ettari (eliminazione di piante non autoctone; sistemazione di quelle più caratteristiche come tigli, agrifoglio, cigliegi e sorbi; potatura di 70 castagni; semina di prati con semenze locali più capaci ed efficaci sul fronte dell’adattabilità rispetto a semenze commerciali.
93 azioni per un periodo realizzativo previsto dalla legge di 10 anni; nel 2023 via ai primi 10 interventi per un investimento di circa 1.200.000€ grazie a bandi e contributi ottenuti in partnership con enti e realtà istituzionali.
Nei boschi del Campo dei Fiori a Luvinate previsti 93 interventi in 10 anni
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