A Varese gli studenti di “italiano avanzato” leggono Calvino e nasce una mostra

Verrà inaugurata sabato 20 maggio, nella sede del CPIA di Via Brunico 29. Gli acquarelli dell'artista Inna Belaets interpretano il romanzo “Il visconte dimezzato”

Mostra su Calvino CPIA Varese

Dal 20 maggio al 15 dicembre 2023 al CPIA “Tullio De Mauro” di Varese sarà presente la mostra di acquarelli dell’artista Inna Belaets, dal titolo “Dialogo con la duplicità di un
Visconte. Unità e lotta degli opposti”, omaggio al grande scrittore Italo Calvino e ad uno dei suoi più significativi romanzi, in coincidenza con l’importante ricorrenza dei cento anni dalla sua nascita.

Per l’inaugurazione, che si terrà alle 11.00 di sabato 20 maggio, nella sede del CPIA di Via Brunico 29 a Varese, verrà fatta una breve presentazione della mostra con un momento musicale ad opera degli studenti del CPIA e seguirà un piccolo rinfresco.
La mostra è il frutto di un lavoro collettivo del corso di Alfabetizzazione in italiano di livello avanzato e nasce dalla lettura, analisi e discussione in classe del romanzo “Il visconte
dimezzato”.

Gli intensi acquarelli della Belaets, che illustrano i capitoli del libro, sono accompagnati dalla sintesi dei contenuti dei capitoli stessi e da una sezione con i commenti personali degli studenti all’esperienza di questa lettura; inoltre, uno spazio verrà dato alla presentazione della tematica e del percorso della mostra, curata dalla docente Maria Francesca Zeuli, nonché alla figura di Italo Calvino come autore.

La mostra sarà visibile anche sul sito del CPIA Varese 2 “Tullio De Mauro”.

Il progetto 

In continuità con il percorso iniziato nel 2020 con l’approccio alla letteratura italiana attraverso i Promessi Sposi, proseguito l’anno successivo con l’ambizioso contatto con la poesia dell’Inferno di Dante, approdati poi, con le novelle di Pirandello, alla letteratura contemporanea, quest’anno gli studenti della classe di Italiano Avanzato (C1- C2) del CPIA “Tullio De Mauro” di Varese si sono cimentati con la lettura integrale di un romanzo italiano, senza riduzioni, semplificazioni o adattamenti: “Il visconte dimezzato” di Italo Calvino.
«Dagli studenti è stata colta la possibilità di interpretare il testo su più livelli di lettura – spiega la curatrice del progetto, Maria Francesca Zeuli- : quello di immediata comprensione (che attinge alla sfera popolare e fiabesca) e quello allegorico-simbolico, in cui sono presenti numerosi spunti di profonda riflessione sulla natura dell’Uomo e del mondo».

Mostra su Calvino CPIA Varese

Le opere

«Dalla lettura del testo l’artista, Inna Belaets, per ogni capitolo ha realizzato un acquarello che ne illustra un tema o un dettaglio significativo, con un taglio critico originale: potente o intimo.
La scelta della Belaets di far emergere i colori, a chiaro contrasto, da un fondo scuro, nero, liberandoli dall’oscurità del buio, dall’assenza di luce, è come l’operazione di Calvino, che sa trarre fuori dall’abisso dell’inconscio le contraddizioni connaturate all’Uomo, i moti naturali della psiche e della ragione che si convertono in azioni e scelte, in cui tutti possiamo in qualche modo riconoscerci o riconoscere le dinamiche del mondo che ci circonda. La linea, quasi sempre tagliente della sua pennellata veloce, racconta gli spigoli che creano la contrapposizione tra luce e ombra, la lotta tra le sfaccettature diverse di ogni soggetto».

«Utilizzare solo colori primari e complementari accentua il senso del contrasto, talvolta attrito, talvolta antitesi – continua la professoressa Zeuli – . Da qui nasce il titolo dell’esposizione: Dialogo con la duplicità di un visconte. Unità e lotta degli opposti, suggerito dagli stessi studenti, che apre ad una riflessione filosofica.
Hegel, in particolare, fa una vera e propria legge dell’unità degli opposti, riprendendo quella di Eraclito in cui l’ armonia del mondo non si basa sulla pacificazione dei contrari, ma vive nel mantenimento del conflitto: la vita è quindi lotta e opposizione e la sua armonia risiede proprio in questo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Maggio 2023
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  1. Esther Fenizia
    Scritto da Esther Fenizia

    “La bellezza è negli occhi di chi guarda. ” (Johann Wolfgang Goethe)
    Il detto ha un fondo di verità scientifico: il giudizio sulla bellezza risiede nel nostro cervello e dipende dal vissuto di ognuno di noi.
    (Arianna Curcio)
    Semir Zeki, neurobiologo dell’University College di Londra che da anni cerca di rispondere a domande fondamentali sull’essenza umana servendosi degli strumenti della scienza, scoprì che la bellezza è tutta negli occhi di chi guarda e il nostro cervello possiede un concetto astratto del bello.
    Anche il nucleo caudato, una zona molto profonda del cervello, si attivava di più di fronte a opere belle. E questo nucleo è “acceso” anche dall’amore romantico, a indicare una sorta di correlazione su basi neurali fra bellezza e amore.
    Incontrare Maria Francesca Zeuli è un dono della vita! La Professoressa Zeuli possiede la Bellezza nei cromosomi del suo essere e ci fa il regalo di trasportarci nel suo universo attraverso la condivisione sapiente e generosa dei suoi talenti. Non è usuale che questa simbiosi si compia così pienamente e non è facile che chi lo possieda sia disposto a condividere questo dono con il resto del mondo.
    Guardare il mondo attraverso gli occhi di Maria Francesca consente di “vedere”, come a un microscopio, una trama invisibile ai più: è scoprire che l’Arte, poetica, figurativa, musicale è un tessuto di incomparabile armonia.
    Si concretizza, così, quanto il Professor Zeki ha enunciato su basi scientifiche: la Bellezza fa innamorare!
    Mi rallegra e mi riempie di ammirazione e gratitudine aver potuto partecipare, anche se lontana fisicamente, a un evento così prezioso ed entusiasmante!
    Grazie!
    Esther Fenizia

  2. Esther Fenizia
    Scritto da Esther Fenizia

    Maria Francesca Zeuli è un dono della vita! Ella possiede la Bellezza nei cromosomi e ci trasporta nel suo universo con la condivisione sapiente e generosa dei suoi talenti. Non è usuale che questa simbiosi si compia così pienamente! Guardare il mondo attraverso i suoi occhi consente di “vedere” una trama invisibile ai più: è scoprire che l’Arte è un tessuto di incomparabile armonia. Si concretizza, così, quanto il Professor Zeki ha enunciato su basi scientifiche: la Bellezza fa innamorare! Esther Fenizia

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