Tragedia nel Lago Maggiore, barca si ribalta durante il giro turistico: i morti sono quattro

Si aggrava il bilancio della tragedia sul Lago Maggiore a Lisanza, frazione di Sesto Calende, che vede quattro persone morte a causa del naufragio di un’imbarcazione turistica per via del maltempo che si è abbattuto sul Verbano nel tardo pomeriggio di domenica.

Le vittime del naufragio sul Lago Maggiore

Le vittime sono due uomini e due donne, il cittadino israeliano Shimoni Erez di , il primo ad essere stato trovato ieri sera, poi due turisti italiani – un uomo e una donna – e un’altra donna di origini russe, moglie del comandante dell’imbarcazione.

Le altre 21 persone sono state soccorse, alcune valutate sul posto, altre ricoverate negli ospedali del Varesotto, nessuno altro sembra in pericolo di vita e attualmente non risultano altri dispersi.

Morti due componenti dell’intelligence italiana

Due delle quattro vittime del naufragio sul Lago Maggiore erano dipendenti pubblici del comparto dell’intelligence italiana. Nell’incidente causato da un forte temporale durante il quale l’imbarcazione sulla quale viaggiavano è stata investita da una forte raffica di vento hanno perso la vita Claudio Alonzi di 62 anni – coniugato e padre di due figli – e Tiziana Barnobi di 53 anni, coniugata e madre di un figlio ancora minorenne. (Leggi qui)

Un israeliano di 53 anni

Il cittadino israeliano ritrovato senza vita è stato riconosciuto con il nome di Shimini Erez, 53 anni, che lavorava per i Servizi di sicurezza israeliani.

Tra le vittime la moglie dello skipper

Aveva 50 anni, era di origini russe e viveva da tempo nel Varesotto insieme al compagno, il comandante della barca. Tra le quattro vittime della tragedia c’è anche Anna Bozhkova, che non ce l’ha fatta a sopravvivere alle acque del Verbano dopo che il maltempo si è rapidamente scatenato nel tardo pomeriggio.

Anna Bozhkova, 50 anni, tra le vittime della tragedia

Le ricerche sul Lago Maggiore

Le operazioni di ricerca e soccorso sono andate avanti tutta la notte nonostante condizioni meteo difficili con molto vento sul lago, e ancora precipitazioni. Nella tarda serata di domenica sul posto è arrivato anche un elicottero “Aw139“ con rilevatori infrarossi della guardia costiera partito da La Spezia.

Sul posto sono presenti diversi mezzi dei vigili del fuoco con sommozzatori e personale che scandaglia la riva prospiciente Lisanza, frazione di Sesto Calende da dove la grossa imbarcazione – una house boat – era partita per festeggiare. Lunedì mattina il bilancio è salito: i carabinieri del comando provinciale di Varese che stanno coordinando le indagini hanno dato la notizia del ritrovamento di un terzo corpo restituito dalle acque del lago e poi dell’ultimo, trovato attorno alle 7.15 e poi di un quarto.

Le indagini e la dinamica del naufragio

La prima dinamica ipotizzabile su quanto avvenuto a Sesto Calende nel tardo pomeriggio di domenica, con quattro persone morte, sarebbe da ricondursi ad una “tromba d’aria”, un forte vento che ha colpito l’house boat che si è poi ribaltato.

Lo conferma la Procura di Busto Arsizio che scioglierà le riserve sulle prime indagini non appena avrà sul piatto tutti gli elementi oggettivi, in primis il relitto che si trova sommerso in profondità e che dovrà essere riportato a riva (LEGGI QUI).

Il metereologo e la “tromba d’aria”

Non è stata una “tromba d’aria” quella che si è abbattuta sul Lago Maggiore domenica sera. Il forte vento e la pioggia che hanno rovesciato la barca ha un nome preciso: downburst, una raffica discendente, che esce dal fronte avanzante del temporale. «È aria fredda che s’abbatte al suolo in maniera potente. Le folate possono raggiungere velocità elevate e raggiungere i 100 km/h» – spiega Paolo Valisa del Centro Geofisico Prealpino LEGGI QUI.

L’imbarcazione

I passeggeri appartengono a un gruppo di amici che avrebbe usato il mezzo per un’escursione. L’incidente è avvenuto poco dopo le 19 non lontano dalle sponde di Lisanza, frazione di Sesto Calende. La relativa vicinanza a riva ha permesso ad alcuni, i primi a cadere in acqua, di raggiungere la salvezza a nuoto nonostante i 150 metri da percorrere, e agli altri di essere soccorsi.

Si tratta di una “navetta olandese” del 1982, una barca di 15 metri da 380 cavalli, equipaggiata con ogni confort per le escursioni sul lago di comitive. La barca veniva affittata alla giornata per uscite sul Verbano con un vero e proprio pacchetto “all inclusive” con lo skipper e la possibilità di organizzare banchetti.