Basket, a Varese il quarto pubblico più numeroso d’Italia
I dati di Legabasket confermano il grande impatto tra la gente della Openjobmetis: palasport pieno per l'83% dei posti e quasi 4.500 tifosi di media. Meglio solo tre squadre con impianti molto più grandi
La lunga serie di partite casalinghe annunciate “sold out” ha permesso alla Pallacanestro Varese di avere il quarto pubblico più numeroso della intera Serie A di basket, dietro a tre società che hanno a disposizione un palasport nettamente più capiente. Le gare della Openjobmetis hanno attratto a Masnago 4.456 spettatori di media, un dato che pone i biancorossi anche al secondo posto per percentuale di riempimento dell’impianto (87%) alle spalle di Venezia.
Il pubblico più numeroso è risultato quello dell’Olimpia Milano, con 7.818 spettatori di media a partita che hanno preso posto sugli spalti del Forum di Assago; alle spalle dell’EA7 si piazza, come previsto, la Segafredo Bologna (che quest’anno ha giocato nel palasport da 8.9oo posti costruito nei padiglioni della Fiera) con 5.629 tifosi per ogni match. Podio completato con 4.810 biglietti a serata dalla Carpegna Prosciutto Pesaro che ha potuto fare leva su una stagione sportiva migliore delle precedenti e su un impianto – la Vitrifrigo Arena – che può superare i 10mila posti (ma quasi sempre la capienza è “fermata” a poco meno di 6mila).
Quella di Varese è dunque una performance notevole: il dato dei “sold out” non è univoco perché dipende dal numero di biglietti che la società può mettere in vendita di volta in volta e anche il riempimento – pur ottimo – non può essere maggiore anche per la presenza di un settore ospiti ben definito (la “gabbia”) e spesso quasi vuoto, dove non sono ammessi tifosi di casa. La Openjobmetis è stata anche protagonista della seconda partita con la maggior affluenza della stagione regolare: quella di Milano a Santo Stefano dove erano presenti 9.979 spettatori. Meglio solo il big match Olimpia-Virtus (19 marzo): 12.320 biglietti venduti e incasso di 186.599 euro. Il primato dell’incasso è però per il match disputato a Bologna tra Segafredo ed EA7: ben 330.570 euro.
La media degli spettatori in Serie A – in quella che è stata la prima stagione senza restrizioni dovute al covid – si è attestata a 3.764 a partita per un incasso di 50.363 euro. Numeri cresciuti nel girone di ritorno. «Il dato della regular season è incoraggiante – spiega il varesino Umberto Gandini, presidente di LBA – e premia i club della Serie A. Società che dopo avere sostenuto ingenti sforzi per garantire la disputa del campionato durante l’emergenza pandemica, hanno lavorato bene in questi mesi per riportare il pubblico nei palasport a fruire dal vivo di uno spettacolo che, anche in questa stagione, ha regalato incertezza ed equilibrio sino all’ultima giornata».
VERSO LE SEMIFINALI – Nessuna delle serie dei quarti di finale si è risolto in cinque partite: la Segafredo ha eliminato Brindisi 3-0 mentre le serie tra Milano-Pesaro, Tortona-Trento e Sassari-Venezia sono tutte terminate sul 3-1. Il Banco Sardegna è stata l’unica squadra che ha rovesciato il verdetto della stagione regolare, ma si trattava del quarto di finale più equilibrato anche sulla carta visto che Dinamo e Reyer avevano entrambe vinto 17 partite (come la Openjobmetis, poi esclusa dai playoff per la penalizzazione). Le Gare1 di semifinale sono in programma nel prossimo weekend: sabato 27 (ore 18) si disputa il match tra Milano e Sassari, domenica 28 (19,30) quello tra Bologna e Tortona.
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