“Il nostro viaggio Erasmus nel cuore di Creta”
Il racconto di alcuni studenti del Liceo Scientifico Marie Curie che hanno partecipato al progetto Erasmus EpdE
Durante il quinto anno del liceo abbiamo avuto l’opportunità di partecipare a un progetto Erasmus EpdE. Ad aprile siamo partiti per Creta, dove, nella cittadina marittima di Rethymno, siamo stati accolti calorosamente dalle nostre famiglie ospitanti e da tutti gli studenti internazionali, provenienti da Francia, Spagna e Portogallo.
All’aeroporto di Heraklion i cuori battevano fortissimo in petto, eravamo curiosi di scoprire cosa avremmo fatto durante la settimana. Non sapevamo ancora che questo progetto avrebbe lasciato un’impronta così profonda nei nostri cuori.
La magica isola di Creta, nel cuore della Grecia, ci ha accolti a braccia aperte, offrendoci un’avventura che ci ha coinvolti completamente, arricchendo le nostre menti e lasciando un’orma indelebile nelle nostre anime.
Questo viaggio ha rappresentato molto più di una semplice esperienza all’estero; è stato un viaggio alla scoperta di noi stessi, delle nostre capacità e possibilità e soprattutto, dell’Unione Europea e della bellezza dell’internazionalitá.
Ogni giorno, la Grecia ci faceva sentire i benvenuti attraverso il calore e l’ospitalità degli abitanti del piccolo paese in cui ci trovavamo, che non hanno esitato a condividere la loro cultura, la loro cucina e le loro tradizioni. Abbiamo imparato a ballare il sirtaki, abbiamo gustato piatti deliziosi come la moussaka e i souvlaki e siamo stati rapiti dall’arte e dalla storia che si respirano in ogni angolo dell’isola.
Nonostante le aspettative fossero altissime, non sono state deluse. L’attività principale del progetto consisteva nella creazione di video-interviste ai passanti in varie località greche sul tema dell’educazione e della democrazia in Europa.
Questi momenti hanno contribuito a creare un’atmosfera di collaborazione e di team work, un terreno estremamente fertile per le nuove amicizie e dove il supporto reciproco ha permesso di valicare le barriere linguistiche e personali al fine di cooperare per il raggiungimento di uno scopo comune: apprendere e condividere. Oltre a favorire una maggiore consapevolezza sui temi trattati, aprendo nuove prospettive su realtà differenti, l’esperienza é stata motivo di crescita sociale e linguistica per ciascuno di noi.
Infatti, il progetto era basato sullo scambio culturale tra i gruppi internazionali, reso possibile dalla convivenza con i corrispondenti greci e dalla condivisione di momenti di lavoro, attraverso le interviste, e momenti di quotidianità con tutto il gruppo. Ripensando a quegli attimi, ci si disegnano dei grandi sorrisi sulle labbra: l’imbarazzo nei dialoghi in francese e lo sforzo di sembrare disinvolti e, allo stesso tempo, di farsi capire, o ancora, i timidi tentativi di apprendere parole greche al di là dei classici “kalimera” e “kalispera”.
Per noi Erasmus è stata un’esperienza linguistica a 360°, che ci ha coinvolti tanto da farci dimenticare a tratti persino la nostra lingua. Certe volte, ci parlavamo in altre lingue, per poi accorgercene e scoppiare a ridere. Per noi italiani del quinto anno di liceo, questo progetto è stato il giusto stimolo per “staccare la spina” e concedersi qualche istante di respiro prima del fatidico Esame di Stato. I paesaggi da sogno di Creta, il sole caldo sulla pelle, gli incantevoli panorami costieri e l’odore di mare nell’aria: tutti elementi che ci hanno rassicurati, tranquillizzati e trasportati in un’altra dimensione, dove il peso dell’ansia e dello studio è stato temporaneamente sospeso dalla spensieratezza e dell’amicizia. Le relazioni interpersonali sono uno dei regali più grandi che l’esperienza ci ha lasciato: abbiamo incontrato persone fantastiche con le quali abbiamo condiviso gioie e sfide, creando legami che durano ancora oggi. In particolare, riaffiorano alla memoria le serate trascorse in spiaggia, ascoltando musica e ballando tutti insieme. Pertanto, essere uno studente di Erasmus non vuol dire fare il turista, ma immergersi completamente nella cultura del luogo che si visita. Vuol dire fare parte di una grandissima famiglia.
Gli studenti del Liceo Scientifico Marie Curie:
Annalisa Carabelli, Chiara Zaffaroni, Irene Capodivacca,
Matteo Joshua Ponti, Sofia Vittoria Morandi
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