In quattro conquistano l’Everesting sul Chiusarella: tre sono donne

Giulia Saggin, Lisa Borzani e Beatrice Colombo Gatti completano l'impresa tra la Rasa e il Chiusarella insieme a Fabio Di Giacomo

In venti partecipano all'everesting: 8.848 metri tra la Rasa e il  Monte Chiusarella

Il tentativo di realizzare “l’Everesting” a piedi sul percorso tra la Rasa di Varese e il monte Chiusarella è stato un successo. Ventidue gli atleti che hanno partecipato all’iniziativa cominciata venerdì sera e portata avanti nella giornata di sabato, ben quattro quelli che hanno centrato l’impresa. Coprire cioé un dislivello di (almeno) 8.848 metri, ovvero l’altezza sul livello del mare dell’Everest, la montagna più alta del mondo.

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Che l’evento varesino sia stato speciale lo si nota anche dal fatto che ben tre (su quattro) sono donne. Accanto a Fabio Di Giacomo, che era l’atleta più accreditato per centrare l’obiettivo, l’Everesting è stato portato a termine anche da Giulia Saggin, Lisa Borzani e Beatrice Colombo Gatti.

Il quartetto ha percorso ben 25 volte il tratto tra la Rasa e la cima del Chiusarella per un totale di 9.125 metri di dislivello positivo (ai fini dell’Everesting conta solo il tratto in salita ndr). Di Giacomo – vicentino d’origine e varesino d’adozione – ha impiegato in tutto 17 ore e 16′ confermando le previsioni della vigilia secondo cui l’ultra trailer avrebbe potuto terminare il tentativo intorno all’ora di pranzo del sabato.

Meno di un’ora dopo però, il dislivello è stato completato anche da Giulia Saggin che ha concluso in 18 ore e 7′: ennesima impresa quindi per la 30enne originaria di Caronno Varesino che in carriera ha vinto diverse gare sulle lunghissime distanze.

E un’altra specialista di alto profilo è Lisa Borzani, già “regina” per due volte del Tor de Geants e capace di portare a termine l’Everesting nel tempo di 21 ore e 45′. A concludere l’elenco degli “eroi del Chiusarella” è stata quindi Beatrice Colombo Gatti: l’esperta gallaratese merita un premio alla costanza visto che non ha esitato a correre per oltre un giorno per centrare l’obiettivo, raggiunto dopo 26 ore e 23′.

Come detto, sono stati ben 22 i runners che hanno preso parte alla suggestiva manifestazione, un numero notevole che non ha precedenti in Lombardia e (probabilmente) in Italia. Qualcuno ha partecipato per onor di firma, altri per provare a compiere il risultato migliore possibile come Alberto Pini, che si è fermato dopo 16 ore e 7.300 metri di dislivello, oppure Andrea Pirovano e Anna Padovan che hanno percorso insieme 13 tratti del percorso e quasi 11 ore fermandosi a 4.745 metri. A loro e a tutti gli altri sono andati gli applausi degli appassionati che sono arrivati alla Rasa per assistere alla prova e per sostenere i coraggiosi atleti che, per di più, hanno dovuto fare i conti con il meteo.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Maggio 2023
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