Torna a riunirsi il consiglio comunale di Gallarate. E deve eleggere il nuovo presidente
Nella seduta di martedì sera ci sarà anche il tema del decadimento dell’ospedale cittadino, oltre ad altre proposte amministrative e politiche

Il destino dell’ospedale, l’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale, ma anche le prese di posizione sul tema delle coppie omogenitoriali e sulle contestazioni del 25 aprile: sono alcuni dei temi del consiglio comunale di Gallarate, che torna a riunirsi questa sera, martedì 23 maggio.
La seduta è convocata per le 20.30 e a guidarla ci sarà, nella prima fase, la consigliera Anna Zambon, dopo le dimissioni del presidente Giuseppe De Bernardi Martignoni: tra i più giovani del consiglio, Zambon è però la “consigliera anziana”, vale a dire la più votata della lista che aveva preso più voti nel 2021 (il Pd).
Al primo punto all’ordine del giorno c’è appunto l’elezione del presidente del consiglio: la maggioranza ha indicato come nome di riferimento Marco Colombo (Fratelli d’Italia) nell’ambito del riordino delle cariche seguito alle elezioni regionali. Ovviamente si passa da una votazione formale, per il presidente e anche per il vicepresidente.
Dopo la fase di comunicazioni e il question time ci sono all’ordine del giorno tre diverse mozioni presentate dalla lista liberal PiùGallarate: una prima mozione (promossa con PiùEuropa e Radicali) chiede al sindaco la registrazione anagrafica di copie omogenitoriali, un tema emerso un paio di mesi fa, ma che torna in consiglio solo ora. Una seconda mozione chiede una modifica del regolamento di Polizia Urbana, sul tema della sosta d auto elettriche, la terza chiede una modifica del regolamento delle commissioni, per consentire lo svolgimento anche in modalità telematica.
Seguirà infine la discussione sul tema “caldo” del decadimento dell’ospedale Sant’Antonio Abate, con una mozione (richiesta di impegno al sindaco) presentata congiuntamente da tutte le minoranze. Riguarda l’ospedale di oggi e anche le prospettive dell’ospedale nuovo e del rischio di abbandono dell’area dell’attuale Sant’Antonio Abate.
Ultima mozione in calendario, quella di Fratelli d’Italia, che chiede la condanna delle contestazioni all’intervento del sindaco al 25 aprile, dei cartelli di critica al governo e al presidente del Senato Ignazio La Russa e dell’Anpi.
In apertura di consiglio verrà proposto un minuto di silenzio in ricordo di Dario Terreni (ex consigliere) e delle vittime dell’alluvione in Emilia-Romagna.
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