Un polo culturale inclusivo: a Vedano Olona rinasce Villa Fara Forni
Il progetto prevede la ristrutturazione di tutta la villa, compreso l’accesso che dal cortile verrà spostato nel parco antistante. La biblioteca sarà trasferita al piano terra e saranno creati nuovi spazi

E’ stato presentato ieri sera a Vedano Olona il progetto di riqualificazione di Villa Fara Forni, attuale sede della Biblioteca comunale che diventerà il polo culturale del paese. Introdotta da un video girato da Giovanni Geografo, la serata ha permesso di scoprire alcuni momenti interessanti sia del precedente restauro sia della storia della famiglia Fara Forni, milanese di origine ma con molti legami con Vedano Olona e con la provincia di Varese.
La storia della villa
A ripercorrere la storia della famiglia Fara Forni è stata Daniela Franchetti, docente e membro del Gruppo Ricerca storica, che ha raccontato alcuni episodi frutto di ricerche e di testimonianze raccolte tra i vedanesi più anziani che ebbero contatti con la famiglia prima che la villa venisse acquisita dal Comune. «Una famiglia che ha lasciato sicuramente buoni ricordi in paese – ha detto la professoressa Franchetti – Chi aveva lavorato con loro o per loro aveva una certa “venerazione” per i Fara Forni. Non disponiamo di moltissime informazioni, ma la ricerca proseguirà».
L’architetto Alessandra Grazia dello studio U-Lab di Milano, che ha curato il progetto, ha invece tracciato la storia architettonica della villa, e presentato i passaggi previsti nel nuovo intervento.
Il progetto per una nuova agorà
Un’agorà cittadina, spazio di aggregazione e condivisione nel segno della socialità e della partecipazione alla comunità. Questo il futuro di Villa Fara Forni nei progetti dell’Amministrazione comunale.
Il progetto prevede un impegno di spesa di un milione e 100 mila euro, metà del quale finanziato dal Piano Lombardia della Regione con un proprio bando del gennaio 2022 che ha concesso al Comune di Vedano Olona il cofinanziamento del 50% dell’intervento per il recupero funzionale e la messa a disposizione di spazi culturali sicuri ed accoglienti.
Il progetto prevede la ristrutturazione di tutta la villa, sia all’interno che al suo esterno, compreso l’accesso, che dal cortile, dove si trova attualmente, verrà spostato nel parco antistante. All’interno della villa, saranno rivisti anche gli spazi. La biblioteca sarà spostata al piano terra e saranno creati nuovi spazi per realizzare una sala studio, una ludoteca, una sala multimediale per incontri, conferenze e serate, spazi condivisi per le associazioni, nonché uno spazio per rappresentazioni teatrali e concerti.
Anche sotto al profilo del risparmio energetico e dell’impatto economico, il progetto ha previsto interventi importanti riguardo al rifacimento di tutti gli impianti, dal riscaldamento a quello elettrico, compresi nuovi serramenti. L’altra priorità che ha connotato lo studio del progetto riguarda la sicurezza nella fruizione di questo luogo che dovrebbe diventare il cuore partecipativo della comunità vedanese negli anni futuri. Non meno importante, anzi determinante nell’assegnazione del bando con un punteggio elevato, l’attenzione all‘inclusività, con l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche e la progettazione dei nuovi spazi in modo da permettere una fruizione totale della villa da parte di portatori di disabilità fisiche o sensoriali.
Altrettanto importanti sono stati come principi guida del progetto la conservazione delle caratteristiche e dei connotati storici e architettonici della villa, edificio tutelato dalla Soprintendenza e patrimonio artistico e culturale di tutta la comunità vedanese.
«Questo progetto era uno degli obiettivi che questa giunta si è data al suo insediamento nel 2019 – ha ricordato il vicesindaco Vincenzo Orlandino – e siamo particolarmente soddisfatti di averlo realizzato e finanziato col partenariato della Regione Lombardia. La nostra intenzione è quella di creare un punto di riferimento per il mondo dell’associazionismo, non solo quello di Vedano ma di tutto il comprensorio al quale ci rivolgiamo, con un’offerta di spazi aggregativi che possa migliorare le loro attività e le loro iniziative sul territorio. Villa Fara Forni diventerà uno spazio condiviso in grado di attrarre più gente possibile per attività di tipo culturale e aggregativo».
«Un polo culturale attrattivo per le associazioni del territorio con al centro una rinnovata biblioteca comunale in una villa storica e all’interno del parco più frequentato del paese – ha aggiunto il sindaco Cristiano Citterio – Ci auguriamo che sia un punto di ripartenza anche per l’aggregazione delle persone in sicurezza in spazi piacevoli e funzionali»
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.