A Gallarate tutti in fila per una scodella di brodo caldo

Con una spolverata di formaggio, un ritaglio di carne di manzo, un po' di verdura: è la tradizione che ricorda il brodo servito agli operai del quartiere più popolare del borgo Dopo gli anni della pandemia, la Pro Loco ha rilanciato alla grande

Il 16 luglio è la festa liturgica della Madonna del Carmelo e a Gallarate la settimana di ricorrenza religiosa coincide con la festa popolare della “Contrada del brodo”. E quest’anno il momento più caratterisico della festa – la distribuzione del brodo caldo alla domenica – corrisponde esattamente alla festa della Madonna venerata in una nicchia della contrada, il rione più popolare del borgo.

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Contrada del brodo 2023 a Gallarate 4 di 14

Tante le persone che dalle 11 si sono messe in fila all’incrocio tra via Cadolini, via dei Fiori e via San Giovanni Bosco, per andare a ritirare – i più con bicchiere di carta, qualcuno con la scodella, altri con un vasetto – il brodo caldo. Preparato come sempre dalla Pro Loco ma soprattutto dai “contradaioli”, gli abitanti di questo rione fatto di vecchi cortili e anche di case popolari.

La distribuzione avviene di fronte al bassorilievo della Madonna del Carmelo, là dove un tempo c’era il circolo («il circolo numero uno» racconta nel video l’assessore Sancro Rech) che distribuiva il brodo. Brodo caldo anche oggi, da accompagnare con saporiti ritagli di carne di manzo e un mix di verdure da mettere nel liquido caldo, insieme a una spolverata di formaggio. gallarate generico

Il nome di “contrada del brodo” è nato nel Dopoguerra, legato ad un effimero palio gallaratese: fa riferimento al brodo che ogni giorno veniva distribuito agli operai che lavoravano nel quartiere e subito intorno, dove si trovavano alcune importanti fabbriche soprattutto del settore tessile (la Bassetti, la tintoria Ruggeri, la Bonicalzi che faceva meccanica per il tessile). La tradizione del brodo era ancora vera negli anni Cinquanta, poi è diventata solo una celebrazione annuale, anche se il rione conserva un suo carattere popolare nei luoghi di aggregazione e anche in qualche esercizio commerciale di vicinato, altrimenti raro in centro.

Dopo la pausa Covid, quest’anno la Pro Loco guidata da Vittorio Pizzolato – per la ricorrenza del 75esimo – ha fatto le cose in grande, con diversi momenti di aggregazione, con il ritorno della “Corrida”, l’esibizione del Palo della Cuccagna e momenti anche culturali di valorizzazione della tradizione come la presentazione del nuovo libro della Collana Galerate. Tra le realtà che hanno proposto momenti collaterali anche Il Sestante e l’Associazione Artistica Alfa (3A) che nella sede del Sestante vicino al ponte di via Novara propongono una mostra – di foto e opere grafiche – sugli anni Sessanta.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 16 Luglio 2023
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