A settembre apre il cantiere al padiglione marrone dell’ospedale di Saronno
mancano ancora gli ultimi dettagli e poi inizierà la ristrutturazione e messa a norma della palazzina che ospita la medicina e l'oncologia. Il cantiere durerà 18 mesi
Partiranno a settembre i lavori di ristrutturazione del padiglione marrone all’ospedale di Saronno. I fondi fanno parte dello stanziamento annunciato già nel 2020 dal decreto rilancio approvato alla fine della prima ondata Covid. Secondo i progetti iniziali, la Valle Olona annunciava la ristrutturazione della palazzina alle spalle del padiglione rosso e del pronto soccorso, per ampliare la sua offerta sia di emergenza urgenza sia di letti subintensivi collegati alla pandemia.
Oggi, a distanza di tre anni, il cantiere per la riqualificazione sta per entrare nel vivo. I lavori dureranno 18 mesi e interesseranno tutti e 5 i piani del padiglione marrone.
I dettagli del cantiere non sono ancora stati definiti e verranno svelati dopo l’incontro con la ditta che ha vinto l’appalto. Sicurante sarà un intervento progressivo, con il coinvolgimento di un piano alla volta così da minimizzare i disagi per pazienti e utenti. Attualmente, la palazzina marrone ospita la medicina, l’oncologia e il “DAR”reparto ad alta rotazione.
La finalità del disegno fatto in emergenza covid è stato superato dalla fine dello stato di pandemia, ma il progetto punterà comunque a realizzare un’offerta flessibile, capace di trasformarsi, nei casi di emergenza, in un pronto soccorso suppletivo e in reparti di semintensiva.
Per il direttore generale Eugenio Porfido è un obiettivo prioritario: i diversi padiglioni dell’ospedale di Saronno mostravano diverse criticità normative sulla sicurezza, problemi che si stanno superando. Come dicevamo i lavori interesseranno il padiglione che ospita la medicina, un reparto che dovrà poter contare su valide alternative quando arriverà la stagione fredda e la domanda di salute aumenterà.
Sul fronte del recupero delle attività nel presidio saronnese, il direttore generale ha annunciato l’arrivo di un cardiologo e di un chirurgo. L’arrivo degli specialisti è in linea con il piano di recupero delle attività. In particolare si annunciava da settembre 2023 il ritorno al 90% della capacità di cardiologia.
In base al programma annunciato in occasione della visita dell’assessore Bertolaso, nel giugno 2024 sarà riattivato il 20% dell’attività chirurgia epatobiliare. Le degenze di area critica saranno potenziate ( al 70%) dal novembre prossimo, così come alcune prestazioni destinate ai pazienti cronici sono calendarizzate da dopo l’estate: neurologia, diabetologia, elettrofisiologia, Parkinson. Non prima del 2025, invece, saranno ripristinate alcune attività dell’area riabilitativa come quella post chirurgica del pavimento pelvico o l’ambulatorio per l’infedema o il dolore cronico non ecologico.
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