Frankie hi-nrg mc arriva a Varese: “Ho sempre seguito la mia linea. Diventate curiosi”

A trent'anni dalla pubblicazione di Fight Da Faida e a 50 dalla nascita dell'hip hop, il rapper sul palco di Via Sette Termini sabato 9 settembre per Strade Sonore, il festival nei quartieri e dedicato agli adolescenti. Ecco l'intervista

Frankie hi-nrg mc

«Ho sempre fatto quello che mi è piaciuto senza inseguire gli altri». Sono passati trent’anni dall’uscita di Fight Da Faida il primo album di Frankie hi-nrg mc e da allora il rapper che più di altri ha segnato la scena in Italia non si è mai fermato. Sul palco di San Fermo, per il festival Strade Sonore, arriva in occasione di questo traguardo e dei 50 anni dell’Hip Hop. (Foto di Damiano Andreotti)

Francesco Di Gesù, così come è scritto sulla sua carta di identità, classe 1969, salirà sul palco con le rime, i suoni e i testi che negli anni sono sempre stati al centro della sua carriera, e parte di una vera e propria filosofia di vita. «Non mi sono mai sentito addosso la fregola di uscire con un disco solo per restare al centro di qualcosa. L’ho fatto solo quando sentivo di avere qualcosa da dire e prendendomi il tempo necessario per la scrittura, per comporre quello che volevo. Si resta fedeli ad una linea, quando uno una linea ce l’ha. Per citare i Cccp».

A pochi giorni dal concerto del 9 settembre che lo riporterà a Varese è impossibile non chiedergli qual è il suo legato con una città che sull’Hip Hop ha molto da dire.

A partire dagli OTR, quella crew che nei primi anni Novanta è stata capace di portare le rime, la break dance e molto altro sotto i portici della città e poi in giro per l’Italia. Un gruppo così particolare che Frankie hi-nrg mc gli dedicò la canzone “Omaggio, tributo, riconoscimento”: «Credo sia stata la prima tribut song uscita in Italia, li nomino uno per uno. OTR e Sottotono rappresentavano due sfaccettature molte originali del rap. Varese in questo ha dato un contributo molto importante, una visione trasversale che l’Italia aveva bisogno di ricevere».

Poi ricorda il suo primo incontro con loro: «Li ho incontrati ad un concerto di MC Hammer, era il periodo in cui scrivevo per un giornalino che si chiamava Skate. Ricordo che Esa aveva con se una agenda e dentro molti graffiti e disegni. Erano veramente brutti, ma lui molto simpatico. Tempo dopo, mentre mi approcciavo a scrivere Verba Manent ho ricevuto un tape dagli OTR. Esa ne aveva disegnato la copertina: era bellissima. Questo per dire che aveva studiato fino a diventare bravo. È stato questo a spingermi a scrivere quella canzone. Gli OTR erano una crew variegata che si muoveva più sui ritmi del soul, in qualche modo sorridente, diversa dalle altre».

Da allora sono cambiate molte cose, proprio a partire dalla scena hip hop. Oggi si parla di old school e new school, due generazioni a confronto: «Negli ultimi trent’anni il pubblico si è ampliato e allargato più di quanto fosse successo in precedenza. Negli anni Novanta chi faceva rap aveva una sensibilità politica e sociale e una forte motivazione a raccontare i disagi di quella società. Chi sceglieva di fare rap lo faceva così, compreso il sottoscritto. Oggi c’è una sensibilità diversa, i rapper parlano più dei disagi personali rispetto a quelli di una collettività, ma sono disagi condivisi e non è detto che sia sbagliato».

Quello che non è cambiato, è il ruolo che può avere l’hip hop all’interno di contesti specifici, come quelli giovanili. Tanto che Frankie hi-nrg mc ricorda che fin dall’inizio ha avuto anche un ruolo sociale e impegnato: «Nasce spontaneamente negli anni Settanta, ad opera di vari ragazzini nei quartieri più difficili di New York. Ed è in quel periodo che Afrika Bambaataa, uno dei rapper più influenti, ha costituito un’organizzazione con una gamma valoriale basata sul rispetto per gli altri, no alle droghe, no all’alcol. Chi voleva far parte della crew doveva studiare, andare bene a scuola e rispettare quei valori. In questo modo ha dato loro un’arma non offensiva per dirimere le dispute stradali. Arte e talento e non forza fisica e pistole, vittoria per merito e non per sopraffazione, portando nelle comunità un netto progresso».

Da allora è passato mezzo secolo e il rap è diventato un fenomeno culturale anche in Italia, proprio grazie a pionieri del genere come Frankie hi-nrg che con testi come “Faccio la mia cosa”, “Potere alla Parola”, “Quelli che benpensano” ha segnato la strada e continua a farlo, seppur in una scena musicale molto diversa: «Sono diverse le persone, è diverso l’approccio. Viviamo in una società basata sull’idea di successo, l’argent per l’argent. Ci sono polarizzazioni estreme nella musica, nello sport, nell’arte, nella politica dove il successo si calcola in numero di ascolti su Spotify, dove sembra non ci sia mai la via di mezzo. Io penso che per fare una buona sintesi ci vuole tempo, il proprio tempo».

E un consiglio ai più giovani: «Lasciarsi incuriosire, farsi domande. Oggi sembra che essere diversi possa essere sinonimo di essere soli, non c’è più nessuno che ti spinge ad “assaggiare” cose nuove. Ma non bisogna considerare per forza negativo quello che non si conoscere, la curiosità incoraggia la ricerca e la scoperta. Tra il bianco e il nero, tanto di moda oggi, non bisogna avere paura di indossare un colore, di essere percepiti come qualcuno da distinguere e togliersi la fottuta paura di restare soli. O forse soli lo si è già».

INFORMAZIONI SULLA SERATA

Frankie hi-nrg mcn è in concerto sabato 9 settembre, alle 21, al campo dei Gorillas di Via Sette Termini a San Fermo di Varese. Ingresso gratuito. Apre il concerto 9ova, giovane artista varesino vincitore di un contest hip hop organizzato da RaiPlay, accompagnato da dj Leonel. Stand gastronomico. Durante la giornata ci sono altri eventi e laboratori.

Il progetto Re-Start ha come capofila la cooperativa sociale Naturart e un partnerariato di associazioni, onlus, istituzioni e cooperative sociali, tra cui La Miniera di Giove, Con I Bambini, il Comune di Varese e l’associazione sportiva di football americano Gorillas Varese. Le iniziative coinvolgono almeno tre quartieri, Bustecche, San Fermo e Bizzozero.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Settembre 2023
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