Il corteo di FemVa fa rumore per le vie di Varese: “Vogliamo essere vive e libere”
Il corteo di venerdì 8 settembre si è chiuso in Piazza Montegrappa con la lettura dei nomi delle 80 vittime di femminicidio in Italia da gennaio ad oggi
Colorate, sorridenti ma anche arrabbiate e decise a far sentire la propria voce. Per questo il corteo organizzato da FemVa per le strade del centro cittadino è stato rumoroso.
Fischietti rosa al collo, coperchi delle pentole da sbattere tra le mani, tamburelli per richiamare l’attenzione sotto lo slogan “Ci vogliamo liber3, ci vogliamo viv3. Contro ogni forma di violenza”.
Cartelli in corteo e e bigliettini lasciati durante il percorso per fare in modo che anche altre persone potessero leggerli: “no è no”, “se ti senti in pericolo chiama il 1522”, “basta stupri e violenze”, “ci vogliamo vive e libere”.
Troppe le donne uccise, maltrattate, abusate, lasciate sole a combattere contro violenze e soprusi da parte degli uomini. Il numero di femminicidi in Italia è alto, il Viminale da gennaio 2023 al 23 luglio 2023 contava 70 donne uccise, ad oggi sono di più.

Per questo Varese ha deciso di farsi sentire. «Siamo qui perché siamo stanche di subire ogni giorno molestie e violenza. Questo fenomeno non è più di emergenza ma strutturale che fa parte della nostra società e del nostro modo di vivere le relazioni. La passeggiata rumorosa vuole essere un momento per smuovere le coscienze, aprire momenti di riflessione», spiegano Cecilia Santo e Giulia Franceschina del movimento femminista FemVa che da tempo si muove sul territorio portando tematiche d’attualità e con l’obiettivo di: «Smuovere le nostre coscienze, di tutte le persone che abito il territorio per far emergere la nostra voce e fare un lavoro su cos’è oggi il femminismo, decostruire il patriarcato che tutti i giorni ci vuole annientate e ci vuole morte. Momenti di piazza come oggi e momenti di formazione interna tra di noi vogliamo sovvertire il sistema e siamo pronte a farlo».

Il corteo è partito da Piazza Carducci per arrivare in Piazza Montegrappa diventando sempre più numeroso. Qualche centinaio le persone presenti, tra vecchie e nuove generazioni. Tante le famiglie con bambini e i rappresentanti di diversi collettivi della provincia che si muovono a favore dei diritti di tutti. Tra la folla l’assessore alla Cultura del comune di Varese Enzo Laforgia. La manifestazione si è conclusa dopo una lunga sfilata che è passata anche sotto palazzo comunale ed è arrivata nel cuore della città: lì sono stati letti gli ottanta nomi delle vittime di femminicidio del 2023.
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