Nell’Accordo sull’ospedale unico Gallarate-Busto “nessuna garanzia sulle aree degli ospedali esistenti”

Alla vigilia del consiglio comunale Massimo Gnocchi, della civica Obiettivo Comune Gallarate, ribadisce le preoccupazioni su due punti: il futuro degli ospedali che saranno sostituiti e gli impegni sul numero di posti letto

Massimo Gnocchi Gallarate

Il tema dell’ospedale unico torna in consiglio comunale a Gallarate: un passaggio preliminare – quello di giovedì sera – in vista della firma dell’Accordo di Programma prevista per il 16 ottobre (analogo passaggio è previsto a Busto).

E alla vigilia il consigliere comunale Massimo Gnocchi di Obiettivo Comune Gallarate ribadisce le perplessità: «Al di là della nostra contrarietà in generale all’ospedale unico – premette – due le cose gravi per questo Accordo di Programma. In primo luogo con riferimento all’articolo 4, relativo al dimensionamento: al comma 6 si dice che Eventuali modifiche e variazioni al numero o all’articolazione dei posti letto e/o alle superfici lorde di massima […] non costituiscono variazione ai sensi del presente Accordo di Programma”. Come si fa a dire che si può modificare il progetto senza nessun vincolo? Significa che si potrebbe andare verso un ospedale da 800 posti o uno da 600 posti, sarebbe sottratto al controllo».

L’altro aspetto è il destino delle aree dei due ospedali esistenti, quelli nel centro di Gallarate e ai margini del centro di Busto, la cui rifunzionalizzazione sarà demandata ad un altro accordo distinto.
«Nel programma del centrodestra a Gallarate c’era scritto che non doveva esserci depauperamento né abbandono delle aree degli attuali ospedali» incalza Gnocchi. «Nell’Accordo ci sono impegni in capo a Regione (all’articolo 12), gli impegni in capo a Provincia, a Busto, così come nell’articolo relativo agli impegni del Comune di Gallarate, dove si parla di rigenerazione e valorizzazione dell’attuale sede anche mantenendo funziona sanitarie. Ma all’articolo 16 sono riportati gli impegni in capo all’asst Valle Olona, dove non si parla per nulla delle funzioni sanitarie». Nella lista indicata nell’unico comma dell’articolo 16 si parla di “rigenerazione e valorizzazione”, ma senza riferimenti espliciti alle funzioni legate alla salute.

Un passaggio che secondo Gnocchi vanifica un lavoro anche ampio fatto nei mesi scorsi. «A maggio 2022 ci fu fatta in Commissione Sanità la richiesta per proposte su funzioni sanitarie da inserire nell’area dell’attuale ospedale. Tutti le hanno presentate: centrosinistra, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Centro Popolare Gallarate e anche noi di Obiettivo Comune, pur essendo contrari all’ospedale unico. Gli unici che non hanno presentato nulla furono Lega, Lista Cassani e Più Gallarate, che ora si dichiara favorevole. Ora si svela che è una presa in giro, se davvero non sono previsti nero su bianco impegni sulla funzione sanitaria».

Più in generale il tema del destino delle aree dei due ospedali esistenti è sempre stato al centro di preoccupazioni, anche a causa di un “precedente” vicino, quello del vecchio ospedale di Legnano, dove convivono nuove funzioni e molti spazi abbandonati.

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Pubblicato il 28 Settembre 2023
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