A Lonate lo shock per lo stupro diventa anche polemica politica
Tiziano Bonini rilancia l'idea delle ronde "diurne e notturne", dall'amministrazione si promette un confronto con la Prefettura mentre l'opposizione di Uniti e Liberi protesta: "Mai rinnovato il protocollo per le stazioni sicure"

La rapina al bancomat della centrale piazza san Francesco ma soprattutto lo stupro in stazione hanno creato grande sconcerto a Lonate Pozzolo, alle prese con due episodi gravi nella stessa settimana. Una sequenza che ha rilanciato il dibattito sulla sicurezza del paese, che in passato aveva avuto ben altri problemi di legalità (con la ndrangheta del locale Legnano-Lonate, ancora viva e vegeta secondo l’ultima inchiesta) ma meno sul fronte della criminalità di strada.
E inevitabilmente lo shock comprensibile per i due episodi diventa anche polemica politica, tra maggioranza e opposizione. «Un fatto gravissimo e inaccettabile» ha detto la sindaca Elena Carraro parlando della violenza sessuale in stazione. «Una donna è stata violentata; non c’è nient’altro che conti». Carraro ha parlato anche di ripensare la vigilanza intorno alla stazione (che è condivisa con Ferno, sul confine tra i due Comuni), che «sta diventando terra di nessuno», e della necessità di affrontare il problema anche con la Prefettura.
Le dichiarazioni di Carraro hanno suscitato la protesta dell’opposizione di Uniti e Liberi, che ha contestato all’amministrazione che il Comune «non ha aderito al rinnovo del Protocollo Sicurezza tra comuni, Regione e Prefettura stipulato per la sicurezza nelle aree delle stazioni». Uniti e Liberi dice che a settembre 2022 il Comune di Lonate Pozzolo (era sindaca Nadia Rosa) aveva sottoscritto il protocollo presso la Prefettura di Varese ma che «a giugno 2023 si è rinnovata la firma di questo protocollo “Stazioni sicure 2023” ma, da quanto si apprende dalla stampa, i Comuni sottoscrittori sono 13 e Lonate Pozzolo non vi compare», a differenza di Ferno.
Ora: va detto che l’adesione di Ferno ad un protocollo, certo, non è bastata da sola ad evitare il grave episodio, però indubbiamente il tema della sicurezza si affronta anche sul lungo periodo e a più livelli.
Molto netta invece la polemica di Tiziano Bonini, della lista I cittadini per i cittadini, che ha rilanciato la sua idea di «ronde diurne e notturne», quelle che chiama “Squadre di azione popolare”. Bonini lo ha fatto con un video in diretta dal bancomat, «dove ormai consiglio di andare a prelevare in due», ha detto riferendosi all’episodio di rapina ai danni di una donna in piazza San Francesco.
Ragazza violentata e minacciata con un coltello mentre aspetta il treno a Lonate Pozzolo
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