Blitz in un appartamento nel centro di Laveno: arrestato spacciatore evaso dall’ospedale di Varese a gennaio
Era ricercato tra coloro che stavano operando nell’Alto Varesotto nell’ambito dello spaccio nei boschi, con saltuarie apparizioni nell’area costiera del lago Maggiore. È stato trovato nel centro di Laveno con altre due persone

Domenica 8 ottobre, i Carabinieri della Stazione di Laveno Mombello, supportati dagli organi operativi della Compagnia di Luino, hanno tratto in arresto un cittadino marocchino di 26 anni, senza fissa dimora e con numerosi precedenti penali e di polizia.
L’evasione dall’ospedale di Varese
L’uomo appena arrestato era ricercato dall’inizio dell’anno perché evaso nel mese di gennaio 2023 dall’ospedale di Varese dove era stato temporaneamente ricoverato per alcuni giorni in qualità di detenuto, dovendo scontare una condanna residua di 2 anni e 4 mesi di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti in provincia di Como nel 2018.
Il coinvolgimento nello spaccio boschivo
Grazie all’attività informativa dei carabinieri era emerso il nome del ricercato tra coloro che stavano operando nell’Alto Varesotto nell’ambito dello spaccio nei boschi, con saltuarie apparizioni nell’area costiera del lago Maggiore dove sarebbe stato ospitato, trovando opportuna copertura, da alcune persone compiacenti.
Il blitz in un appartamento nel centro di Laveno
A riscontro delle informazioni acquisite, sono stati quindi fatti appropriati accertamenti, anche con mirati servizi di osservazione e controllo di un appartamento individuato nel centro storico di Laveno Mombello. Con un quadro di situazione ragionevolmente certo, assicurata un’adeguata cornice di sicurezza alle operazioni, i carabinieri hanno quindi deciso di entrare in azione proprio di domenica mattina, trovando nell’appartamento, insieme al ricercato, anche un uomo e una donna, rispettivamente di 34 e 37 anni, già noti alle Forze dell’Ordine, che ora dovranno rispondere di favoreggiamento avanti all’autorità giudiziaria.
L’arrestato è stato poi condotto presso la Compagnia Carabinieri di Luino per gli atti di rito e il foto-segnalamento, al termine dei quali è stato nuovamente assicurato alla giustizia presso il carcere di Varese, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per scontare la pena residua che scadrà a maggio del 2025.
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