Il sindacato: “La produzione di Whirlpool va mantenuta in Italia”

Le segreterie provinciali e le rsu di Fiom, Fim e Uilm hanno fatto il punto della situazione con i lavoratori dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno

whirlpool

La rsu della Whirlpool e i segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm hanno da poco terminato l’assemblea unitaria con i lavoratori allo stabilimento di Cassinetta di Biandronno, polo degli elettrodomestici a incasso. Naturalmente all’ordine del giorno c’era il futuro dell’azienda americana in Italia, dopo l’annuncio del via libera della Commissione europea alla joint venture con la turca Arcelik. (foto di repertorio)

Gennaro Aloisio e Tiziano Franceschetti per la Fim Cisl dei laghi, Nino Cartosio e Luciano Frontera per la Fiom Cgil, Fabio Dell’Angelo e Chiara Cola della Uilm hanno ribadito in assemblea quanto già emerso dalle segreterie nazionali del sindacato dei metalmeccanici, ovvero che il governo e in particolare il  ministero  delle Imprese e del made in Italy deve convocare le parti sociali per sapere qualcosa in più del destino di questa fusione e se la produzione verrà mantenuta in Italia. Richiesta che risale ormai allo scorso 5 ottobre.

La richiesta del sindacato di categoria è più che legittima perché il via libera di Bruxelles non è ancora sufficiente. È attesa infatti, per  la primavera prossima, la pronuncia dell’Antitrust inglese. «Sul perché della necessità di questa pronuncia, ne ignoriamo le ragioni – sottolineano Franceschetti e Aloisio – Forse è dettata dal fatto che il mercato inglese ha meno competitor del nostro. Non va dimenticato che il comparto dell’elettrodomestico in Europa sta perdendo il 20% e le fabbriche del settore stanno facendo tanta cassa integrazione».

Per sollecitare il Governo a convocare il tavolo in questione, non è escluso che il sindacato metta in campo iniziative e presidi di lotta.

Dalla Commissione europea il via libera alla joint venture tra Whirlpool e la turca Arcelik

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Pubblicato il 25 Ottobre 2023
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