In manette il re della truffa ai vacanzieri: “Era tornato in attività con un nuovo nome”
Nonostante i fallimenti collezionati dal 2007 con migliaia di vacanzieri danneggiati l'imprenditore era tornato a vendere pacchetti vacanze con una nuova agenzia online. L'ultima impresa risaliva al 2022 con la Esse Vacation

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Aveva messo in piedi una nuova agenzia di viaggi Alessandro Scotti, imprenditore milanese che da anni è al centro di truffe ai vacanzieri. Per questo motivo l’ex-amministratore della Esse Vacation è finito in carcere su richiesta della Procura di Busto Arsizio, accolta dal giudice per le indagini preliminari Piera Bossi.
La custodia cautelare in carcere si è resa dunque necessaria dopo che lo scorso anno aveva creato una nuova agenzia di viaggi online insieme ad uno dei suoi più stretti collaboratori.
Scotti (foto a sin.) ha una lunga tradizione di vicende fallimentari dalla Alpi Viaggi srl e Todomondo Spa, alla Teorema. Secondo il gip se ne può dedurre quasi con certezza che Scotti potesse continuare irrimediabilmente ad operare nel mercato senza rispettare le regole come ha dimostrato di aver fatto sin dal 2007.
L’ultima vicenda che lo vede coinvolto risale al 2022 quando decine di clienti dell’agenzia si ritrovarono davanti alla sede gallaratese della società per protestare per i viaggi saltati o per le condizioni in cui erano stati costretti a passare le loro vacanze. C’era chi aveva scoperto solo una volta arrivato a Rodi che l’albergo dove avrebbe dovuto soggiornare era chiuso da sette mesi, chi ha pagato per un 4 stelle e si è ritrovato in una topaia puzzolente, chi ha scoperto solo all’arrivo a Minorca che non c’era alcuna prenotazione a suo nome nell’albergo.
I 1.350 clienti della Esse Vacation hanno raccontato agli investigatori tutti la stessa storia: dopo l’acquisto on line del viaggio, ricevevano comunicazione a ridosso dalla partenza della indisponibilità, dirottati su altre strutture alberghiere diverse, di categoria inferiore o addirittura fatiscenti, rispetto a quelle pattuite o acquistate, oppure i viaggi venivano sostituiti o annullati a ridosso delle partenze, senza alcun preavviso. Dopo le prime rassicurazioni in merito al tempestivo risarcimento da parte dell’agenzia si ritrovavano davanti a telefoni che non rispondevano e sede dell’agenzia vuota.
L’imprenditore, grazie ai soldi distratti dalla società poi finita in bancarotta, si era comprato una multiproprietà nella prestigiosa località della riviera ligure di Rapallo.
Aveva lasciato “a terra” i viaggiatori, ora Essevacation di Gallarate è fallita
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