Spencer e Hanlan apparecchiano la partita per il morso del Mamba

Il pivot dà tutto, il capitano è implacabile dalla lunetta e ricuce gli strappi. Poi tocca a Mannion chiuderla da fenomeno

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MANNION 8,5 (IL MIGLIORE) – La chiude da fenomeno, quale è, con un tiro che tutti possono prendere ma pochi sanno mandare a segno con quel tempismo, con quella precisione, con quel cinismo. Con il morso del Mamba. Ma, certo, oltre le gambe c’è di più: 21 punti, un’altra bomba a ricucire un primo vantaggio cremonese, 7 assist. 7/10 dal campo. L’incantesimo di Nico.

SPENCER 8 – Il nostro Stantuffone gioca una partita dunstoniana. Unico pivot di ruolo, mette in soffitta i problemi di falli che lo avevano afflitto altre volte, dà tutto alla squadra (14 rimbalzi) e riceve in cambio cioccolatini di Nico, da Librizzi, da Moretti che lui può schiacciare con tutta la forza che ha in corpo.

WOLDETENSAE 5,5 – Stavolta ha minuti veri, ma non è che li sfrutti come tutti vorremmo. Spara due volte a salve, da lontano e in entrata, spende falli (anche intelligenti) ma non incide. Soldatino in difesa, ma in 9′ è troppo poco.

MORETTI 6 – Dopo la vendemmia di coppa arriva una serata austera per Davide a livello di punti segnati. Una sola tripla, che è anche il totale offensivo del secondo quintetto, ma anche la bravura di non forzare e di mettersi al servizio della squadra. Serve di più, senza dubbio, ma i quattro rimbalzi e i due assist sono piccole aggiunte da scrivere alla voce “utilità”.

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LIBRIZZI 5,5 – Periodo un po’ così, nel quale ha tanti minuti a disposizione ma va spesso sotto in difesa a causa di una differenza fisica marcata nei mis-match. Mette quel che ha, serve un signor assist a Spencer ma poi manda sul ferro una tripla aperta che sarebbe stata molto utile.

HANLAN 8 – Se Mannion può scoccare i colpi del KO, è perché Olivier porta Varese fino a lì. Triple a ripetizione quando il traguardo è ancora lontano, gestione palla sul filo del rasoio che però in fin dei conti permette al canadese di andare a ripetizione in lunetta. E dalla linea stavolta diventa “Macchina Hanlan, zero difetti”: 8 su 8. Polizza assicurativa, in una partita decisa da un solo, misero punticino.

MCDERMOTT 6 – Giano bifronte. Da una parte è il solito giocatore milleusi, che ruggisce a rimbalzo, francobolla l’avversario di turno e si butta senza paura verso il ferro altrui. L’altra faccia però è quella di un tiratore che per una tripla imbucata ne sbaglia otto, molte delle quali costruite alla perfezione dai compagni di squadra. Il bilancio resta positivo ma per un pelo: il suo 11% da 3 rischiava di costare carissimo.

BROWN 7 – Si merita un premio perché lascia in campo tutto il fiato e tutta l’energia che ha addosso. A volte cavando il coniglio dal cilindro, a volte soffrendo l’esperienza e i movimenti lineari ma efficaci di Adrian. Bersagliato dagli arbitri oltre il dovuto, regge ugualmente l’urto e torna a fare il pivot atipico per qualche minuto, altro segnale di sacrificio.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Gennaio 2024
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