Il partito Lombardia ideale contro la lista Mercallo ideale, “Non può usare il nostro nome”

«Aggettivo è di uso comune e logo differente - ribatte la lista civica -. Non c'è nessun rischio di confusione»

mercallo ideale

Il coordinamento provinciale di Varese del partito Lombardia ideale ha attaccato la lista civica Mercallo ideale in corsa alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, diffidandola di usare lo stesso aggettivo all’interno del suo nome. «Ci riserviamo – afferma il coordinamento – di tutelarci in tutte le sedi competenti perché siano evitati fraintendimenti nell’elettorato e negli interlocutori politici e per non essere danneggiati da questa iniziativa».

I membri della lista civica Mercallo ideale non ci stanno e sottolineano che non esiste alcuna possibilità di confusione né per quanto riguarda il nome, né per la scelta del logo. «In primo luogo – commenta in una nota Mercallo ideale -, evidenziamo come Lombardia Ideale non abbia fornito alcun riscontro oggettivo circa la visibilità della registrazione del marchio. In ordine al rischio di confusione lamentato, segnaliamo come non sussista alcun pericolo. Di fatto, iscriviamo la fattispecie a quella di una combinazione di parole “Mercallo ideale”, alla quale vengono sempre associate le parole “lista civica”, frase che preclude segnatamente qualsiasi possibilità di associazione ad un partito politico. Per inciso, di questo ne siamo fieri e orgogliosi! Comunichiamo inoltre come esistano delle anteriorità, ovvero liste civiche così denominate e come l’aggettivo “ideale” sia di evidente uso comune. A fortiori, non sussistono le condizioni per le quali vengano riprodotti simboli che possano minimamente essere associati a quello del gruppo politico Lombardia ideale».

«Da un semplice confronto – aggiunge la lista civica –, risulta subito evidente come nel simbolo di Mercallo ideale ci siano elementi di novità e di differenziazione importanti, che precludono qualsiasi possibilità di confusione. Nel simbolo stesso non è presente l’elemento cardine del logo del partito lombardo “la nota” croce di San Giorgio, anche essa di uso comune e patrimonio italiano in quanto di uso comune sin dal Medioevo. Nel simbolo di Mercallo ideale è invece presente un cuore che incarna valori e un messaggio completamente diverso rispetto alla “figura rappresentativa” della Lombardia. In sostanza, il simbolo di Mercallo ideale risulta completamente diverso da quanto descritto dall’articolo 3 dello statuto di Lombardia ideale».

«A ulteriore rimarco dell’infondatezza giuridica della diffida pervenuta, segnaliamo quanto disciplinato dall’Articolo 33 del DPR 570/1960 e, per una maggior comprensione, la circolare applicativa del Ministero dell’Interno alle pagine 63-65. Gli stessi, unitamente alla giurisprudenza consolidata, prendono in considerazione quali elementi distintivi i contrassegni e non i nomi. Sottolineiamo ulteriormente come, a partire dall’anno 1922, svariati partiti politici abbiano riportato più volte aggettivi e/o sostantivi identici nel nome/testo».

«Sulla scorta di queste motivazioni – conclude Mercallo ideale –, dobbiamo pertanto respingere recisamente la richiesta di non utilizzare il termine “ideale” ovvero quello di escluderlo dal simbolo della nostra lista civica. Ci rendiamo comunque disponibili ad un incontro atto a chiarire ogni aspetto».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Febbraio 2024
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