La sostenibilità è adesso. Più di duecento aziende al percorso ESG di Artser
La società di servizi di Confartigianato promuove un percorso sui criteri Esg. L’11 aprile il focus sarà sulla “G” di Governance. Decine le consulenze avviate in industrie, imprese artigiane e società di servizi. Il direttore Mauro Colombo: "Il bisogno c’è, le richieste pure"
Sono più di duecento le imprese che hanno preso parte sino ad oggi al percorso “ESG – Il tuo futuro è oggi”, un ciclo di incontri in presenza avviato da Artser, la società di servizi del Gruppo Confartigianato, nella sede dell‘hub di digital manufacturing Faberlab powered by Arburg di Origgio. Questo dimostra come il tema della sostenibilità – declinata negli ambiti ambientale, sociale e di governance – sia rilevante non solo per le grandi imprese ma anche, e forse soprattutto, per le Pmi. (foto sopra: Mauro Colombo direttore di Artser e di Confartigianato)
E difatti la partecipazione, andata oltre le aspettative, è stata accolta da numerose aziende come uno stimolo per procedere operativamente. Artser ha infatti già avviato, attraverso i suoi consulenti e i suoi tecnici, in diverse aziende industriali, artigiane e di servizio, progetti di sostenibilità personalizzati e differenziati, concentrando l’attenzione sugli aspetti collegati all’impatto ambientale dei processi produttivi, alla circolarità dell’utilizzo dei materiali, alla valorizzazione delle competenze e delle persone in azienda e ai sistemi di garanzia di continuità e controllo gestionale e finanziario dell’azienda.
NON ESISTE UN UNICO MODELLO
Ogni azienda ha infatti bisogno di competenze tecnologiche, industriali e organizzative specifiche, commisurate al settore di riferimento, alla dimensione, alla produzione e ai mercati con i quali interagisce. «Non esiste un modello stock che possa andare ben per tutti: se così pensassimo, e se agissimo secondo questa logica, non faremmo un buon servizio alla crescita del nostro sistema imprenditoriale».
Al contrario, ogni azienda, tenuto conto del suo settore e delle sue peculiarità organizzative e produttive, necessita di competenze specialistiche soprattutto esterne che Artser si propone di cercare e offrire alle imprese creando i collegamenti necessari o mettendoli a loro disposizione».
Per questo occorre proseguire in una logica di massima concretezza e customizzazione del bisogno, perché ogni azienda è un ecosistema a sé che merita di costruire un proprio modello ESG e con una convinzione: il futuro della sostenibilità non sarà domani. È oggi.
Ora il percorso di Artser procede: il prossimo appuntamento dal titolo “G – Governance – Struttura, gestione e trasparenza aziendale. Che cos’è la Governance d’impresa? Dove e come si stabilisce il sistema di valori e regole su cui si fonda la Governance di un’azienda? Quali sono gli organi di governo della nostra azienda e quali sono le loro responsabilità?” è in programma giovedì 11 aprile alle 18, sempre nella sede di Origgio (via Saronnino, 86), identificata simbolicamente come il centro dello sviluppo e della crescita delle imprese.
ESSERE SOSTENIBILI È UN BISOGNO
La partecipazione è libera e gratuita: occorre solo dare l’adesione consultando l’apposita pagina su www.artser.it (clicca qui). D’altronde il bisogno c’è: secondo gli ultimi dati regionali, le imprese tra 10 e 49 addetti per intensità medio-alta degli investimenti effettuati nel triennio 2020-2022 hanno optato nel 21% dei casi sulla sostenibilità ambientale e sociale e nel 18,1% sulla responsabilità sociale. In entrambi i casi, si tratta di attività legate all’analisi dello stato di avanzamento del processo di sostenibilità, di certificazioni e azioni di risparmio energetico, oltre che di messa in atto di politiche di flessibilità, conciliazione vita-lavoro, welfare e smart working.
un momento dell’incontro sui criteri Esg sede dell’hub di digital manufacturing Faberlab powered by Arburg di Origgio.LA GOVERNANCE AZIENDALE
In occasione dell’appuntamento dell’11 aprile, si entrerà nel merito del modello 231, della governance aziendale, della trasparenza finanziaria e di tanto altro ancora: metteremo, in sostanza, le fondamenta per rendere solida una azienda sulla quale costruire i percorsi “E” ed “S”. Perché la “G” altro non è che la base di ogni percorso di sviluppo di una impresa, e trascurarla vorrebbe dire ignorare un aspetto rilevante della propria dimensione di leadership. Che il terreno della sostenibilità, come già detto, sia fertile, lo dimostra anche il fatto che il 72% delle aziende piccole e medie intervistate su scala lombarda confermano di aver intrapreso un’azione di sostenibilità ambientale (percentuale che sale all’80,7 % nel manifatturiero).
LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE
Stesso discorso vale per le azioni di sostenibilità sociale, attuate dal 67,2% delle aziende. Parliamo in questo caso di iniziative di salvaguardia della salute dei lavoratori (26%), coinvolgimento dei lavoratori nella definizione e nel raggiungimento di obiettivi di impresa (23,8%), sponsorizzazione di eventi sportivi, culturali e benefici nel territorio di riferimento 21,9%). E, ancora, collaborazioni con le scuole e corsi di formazione non obbligatori.
Per Artser la “sostenibilità” è quindi una realtà dell’oggi, del presente. «“La Sostenibilità” può essere una possibilità di crescita per le aziende, per uno sviluppo che possa assicurare il mantenimento nella catena di fornitura, l’espansione su nuovi mercati e l’allargamento del panel di clienti» dice il direttore di Artser e Confartigianato, Mauro Colombo. Vale per le grandi ma non deve in alcun modo essere trascurata dalle piccole e medie. Pena, il rischio di perdere clienti e opportunità.
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