Amica Chips e la libertà di pensiero: Don Andrea Cattaneo parlerà di democrazia a scuola
Sui social dibattito acceso ma anche insulti per la scelta di sospendere la vendita del prodotto oggetto di una pubblicità "provocatoria". E questa mattina il rettore affronterà la questione nelle classi

Una lezione in classe per discutere di democrazia e di libertà di pensiero partendo dai commenti su Facebook.
È questa la scelta educativa di don Andrea Cattaneo, rettore del Collegio Rotondi di Gorla Minore. Sua la decisione, ripresa da tutti i giornali, di sospendere la vendita della patatina Amica Chips nel bar della scuola, affiggendo un cartello sull’espositore con un messaggio inequivocabile: “Sconcertati per la pubblicità offensiva e irrispettosa della nostra religione il Rettore ritiene opportuno sospendere la vendita di questi prodotti“.
Una presa di posizione forte che ha visto, come ormai accade sempre, schieramenti opposti sfidarsi sui social a colpi anche di insulti e provocazioni. Da qui la scelta di affrontare la questione a scuola, nelle classi. Don Andrea lo ha comunicato con un post ieri sera, dopo un giorno intero di “tempesta mediatica”.
Ecco il suo post:
“Chiudo la giornata dopo aver letto i tanti commenti alla notizia della mia scelta di sospendere la vendita del prodotto.
Mi soffermo e constato:
1) la gente legge solo i titoli e non l’articolo.
2) il più risponde con frasi fatte e banali.
3) molti confondono la laicità dello Stato e il rispetto dovuto alla religione.
4) il livello di cultura media è sempre più basso.
5) i leoni da tastiera scrivono senza pensare.
6) chi non sa cosa scrivere insulta.
7) la libertà educativa non è tollerata e da fastidio.
Ascolto chi non la pensa come me, accetto le critiche, ma mi chiedo: ” perché se una scelta non segue il PENSIERO UNICO IDEOLOGICO a prescindere va criticata?”.
Non posso tollerare insulti e maleducazione.
Domani (oggi, ndr) potrò leggere con gli alunni alcuni di questi commenti e riflettere con loro sulla maleducazione, l’intolleranza e la non capacità di rispettare chi la pensa in modo diverso.
Viva la democrazia.
Grazie ai tantissimi che mi hanno scritto per condividere la mia scelta.
Dopotutto non mi sembra di aver fatto nulla di così particolare: ho scelto di sospendere la vendita di un prodotto la cui pubblicità trovo altamente offensiva.
La mia passione educativa passa anche attraverso queste piccole scelte… così piccole che ne hanno parlato le maggiori testate giornalistiche!”
Al collegio Rotondi di Gorla Minore “bandita” la patatina della pubblicità dell’ostia che scrocchia
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