Chirurgia della cataratta. Tecniche avanzate e innovazione tecnologica presso la Clinica Isber di Varese
Abbiamo parlato della chirurgia della cataratta con il dott. Maurizio Chiaravalli
La cataratta rappresenta un’opacizzazione del cristallino, la cui funzione è essenziale per la messa a fuoco delle immagini sulla retina, situata dietro all’iride, la parte colorata dell’occhio. Sebbene sia comunemente associata all’invecchiamento, con una maggiore incidenza dopo i 60 anni, può manifestarsi anche in giovane età ed essere risolta attraverso un intervento chirurgico non invasivo e indolore.
La forma più diffusa di cataratta, che colpisce oltre il 95% dei pazienti, è quella senile, strettamente legata all’avanzare dell’età. Tuttavia, esistono anche cataratte giovanili, che possono avere origini congenite o essere provocate da fattori come l’assunzione di determinati farmaci, traumi oculari o la presenza di patologie oculari o sistemiche.
Il processo di opacizzazione del cristallino è principalmente dovuto all’aggregazione e all’ossidazione delle sue proteine, un fenomeno noto che si verifica in tutto l’organismo e che si intensifica con il passare degli anni. Ulteriori fattori di rischio includono l’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti, il diabete e il tabagismo.
Abbiamo parlato della chirurgia della cataratta con il dott. Maurizio Chiaravalli, medico chirurgo oculista presso la Clinica Isber di via Sonzini 8 a Varese.
Buongiorno Dott. Chiaravalli, come si svolge la preparazione del paziente all’operazione?
Tutte le metodiche di cui parleremo derivano da una trentennale esperienza di chirurgia ospedaliera.
Prima di stabilire se effettuare l’intervento, il paziente si sottopone a una serie di visite oculistiche accurate che permettono al chirurgo di avere un quadro completo della sua situazione patologica.
Il chirurgo oggi ha a disposizione tre sturmenti: il topografo corneale con pentacam che consente di rilevare ed analizzare molteplici informazioni riguardanti l’intero segmento anteriore dell’occhio, con particolare applicazione per il campionamento della superficie corneale; il biometro ottico IOL Master che serve per misurare il cristallino artificiale che andrà a sostituire quello catarattoso e la tomografia ottica a radiazione coerente (OCT), un esame non invasivo che fornisce delle immagini ad elevata risoluzione di scansioni a strati (tomografiche) della cornea, della parte centrale della retina (macula) e della testa del nervo ottico (papilla).
Ciò che fa la differenza in un intervento di cataratta è la scelta del cristallino artificiale da utilizzare e tutto questo fa parte del bagaglio tecnologico e soprattutto esperienziale del chirurgo che deve capire in quale occhio è indicato un cristallino piuttosto che un altro.
Anche intervento migliore del mondo, eseguito con la tecnica migliore, è inutile se si utilizza un cristallino scadente o se si seleziona il cristallino sbagliato.
Ci racconta quindi come si svolge un intervento per la rimozione della cataratta?
Per prima cosa l’intervento si svolge in anestesia topica e quindi in totale assenza di dolore. La maggior parte dei pazienti dichiara di non provare particolare fastidio nel post operatorio.
Durante l’intervento è sempre presente un anestesista che ha il compito di verificare l’insorgere di crisi ipertensive, eventuali aritmie o attacchi di ansia e panico e può intervenire prontamente in caso di eventuali piccole urgenze.
Oggi quello alla cataratta è un intervento molto diffuso e con ottimi risultati anche nella correzione di deficit visivi, tanto che sempre più spesso i pazienti si vogliono sottoporre all’intervento anche quando la cataratta non è in stadio avanzato e si potrebbe aspettare prima di rimuoverla.
Durante l’intervento si utilizzano cristallini artificiali premium che permettono di risolvere anche difetti visivi come astigmatismo, miopia, ipermetropia, presbiopia.
Anzi, questo tipo di chirurgia è l’unica che permette una valida correzione della presbiopia.
In particolare negli interventi che eseguo, utilizzo due tipi di cristallini artificiali, quelli EDOF e i multifocali.
I cristallini EDOF sono lenti intraoculari di ultima concezione che hanno di fatto rivoluzionato il modo di concepire e proporre l’intervento di cataratta a una gamma sempre più variegata di pazienti con diversi difetti visivi concomitanti e preesistenti alla patologia. Sono dotati di una messa a fuoco molto ampia e sono ideali per chi ha l’esigenza di vedere bene a più distanze.
Le lenti intraoculari multifocali sono cristallini artificiali a elevata tecnologia che correggono tutti i difetti di vista precedenti, quali miopia e astigmatismo. Consentono una buona visione sia da vicino che da lontano, che da una distanza intermedia, oltre che la profondità di fuoco.
Una volta terminato l’intervento il paziente è libero di tornare a casa e riprendere le sue normali attività. Il recupero post intervento della funzione visiva è già ottimale dopo uno o due giorni e a distanza di una settimana si effettua una visita di controllo per verificare che tutto sia perfetto.
Durante l’intervento si utilizzano dei macchinari specifici?
Presso la Clinica Isber ho la fortuna di poter operare in ambiente conforme al massimo livello di sicurezza ed equipaggiate con strumenti e tecnologie di ultima generazione con standard ISO 5, il massimo della garanzia di sterilità e sicurezza per pazienti e operatori.
In campo oculistico abbiamo a disposizione il nuovissimo microscopio oftalmico LuxOR® Revalia™ che permette di personalizzare la luce e di avere una profondità di campo molto affidabile durante tutto l’intervento. Una vera e propria garanzia per il chirurgo che può avere sempre un’ottima visuale durante ogni fase dell’intervento.
Per frammentare la cataratta utilizziamo invece il sistema di visione CENTURION® con ACTIVE SENTRY®, progettato con una tecnologia avanzata che offre notevoli spunti tecnologici e permette di controllare la pressione endoculare durante tutto l’intervento e di avere stabilità nella parte anteriore dell’occhio, consentendo al chirurgo di operare in sicurezza anche nei casi più difficili.
Ringraziamo il dott. Chiaravalli e ricordiamo che presso la Cllinica Isber di Varese è possibile sottoporsi all’intervento per la rimozione della cataratta in regime privato o convenzionato con numerose compagnie assicurative.
Per prenotare la propria visita oculistica è possibile chiamare il numero 0332242971 o compilare il form cliccando sulla pagina dedicata del sito internet.
Clinica Isber
Via Sonzini 8, Varese
Tel. 0332242971
Email: info@medicinaisber.it
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