
Dopo Malnate il centrosinista si spacca anche a Cantello e va alle elezioni diviso
Come a Malnate, dove la sindaca uscente Irene Bellifemine non sarà sostenuta nella sua candidatura per il secondo mandato da Pd e dalla lista "Insieme - Maria Croci", a Cantello Gunnar Vincenzi, Partito democratico, rompe la coalizione e corre da solo contro Chiara Catella

Anche a Cantello, con l’ufficializzazione della candidatura di Gunnar Vincenzi, si è consumata la spaccatura all’interno del centro-sinistra, area di riferimento della lista civica di Chiara Catella che ha guidato l’Amministrazione in questi cinque anni, ma che era ed è anche il campo di Gunnar Vincenzi, sindaco per dieci anni prima di Chiara Catella.

Come a Malnate, dove la sindaca uscente Irene Bellifemine non sarà sostenuta nella sua candidatura per il secondo mandato da Pd e dalla lista “Insieme – Maria Croci”, a Cantello Gunnar Vincenzi, Partito democratico, rompe la coalizione e corre da solo con la civica “Cittadini in Comune.
Vincenzi, nella nota diffusa questa mattina, dice: «La fiducia e la continuità di visione del paese, che auspicavo si sarebbe realizzata con l’attuale sindaco Chiara Catella dopo i miei precedenti mandati, sono venute gradualmente a mancare. In particolare la volontà manifestata da Chiara di candidare nella nuova lista alcune persone lontane dall’idea di paese che ho sempre avuto, mi ha convinto a ritornare in campo».
Da parte sua Chiara Catella si dice orgogliosa e fiera di tutta la sua squadra “e per avere avuto l’onore di rappresentare una comunità come la nostra per quasi cinque anni e di esserne sindaco” e dunque pur ammettendo che la rottura di Vincenzi è dolorosa, appare più convinta che mai della validità della sua proposta per Cantello. In questi giorni sulla pagina Facebook della lista “Chiara Catella – Sindaco di Cantello” ha già iniziato a presentare i candidati. “Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi e impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta”, scrive citando l’antropologa Margaret Mead. «Per me – dice – il lavoro di squadra è fondamentale ed irrinunciabile. Nella mia carriera di cestista ho vinto campionati con squadre prive di talenti ma accomunate dal grande desiderio e portare a casa il risultato. Ogni persona è stata scelta con cura e attenzione e già destinata a ciò di cui, se i cittadini lo vorranno, si potrà occupare».
Due civiche, stessa area di riferimento, candidati molto diversi caratterialmente tra loro. Al momento non sembrano esserci altre candidature e dunque, anche se nelle elezioni amministrative, soprattutto nei piccoli comuni, l’appartenenza politica gioca un ruolo minore rispetto alle persone, dove andranno a finire i voti del centrodestra?
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