Martelozzo a Castelseprio nel segno del civismo. “Nei paesi i partiti sono fuori luogo”
Venerdì 24 il sindaco uscente presenta la sua squadra. Con quattro nomi nel segno della continuità e sei nuovi. "In questi cinque anni abbiamo fatto con responsabilità le scelte che andavano fatte"
A Castelseprio il sindaco Silvano Martelozzo si ricandida e lo fa nel segno dellacivismo “puro”, con una lista – Lista Civica Sepriese – senza connotazioni di parte e anzi caratterizzata da idee diverse tra gli aderenti.
«Mi ricandido perché il lavoro non è finito. Quello che abbiamo fin qui ottenuto è il frutto di un quinquennio con senso del dovere e impegno continuo, facendo con responsabilità le scelte che andavano fatte» dice Martelozzo, che nel 2019 aveva ottenuto quasi il 52% in una sfida a tre.
«Sicuramente l’impegno per i lavori pubblici continuerà. Ci sono ancora zone del paese che richiedono una sistemazione, penso alle are davanti alle scuole, alla palestra, al cimitero. Manteremo tutti gli impegni su sociale e scuole, lavoreremo csu viabilità e sicurezza stradale e sicurezza in generale».
Che scelte in particolare in questo campo? «Serve limitare l’afflusso dei mezzi pesanti in centro paese e implementare la videosorveglianza e le fototrappole, per contrastare la piaga dei rifiuti abbandonati nei boschi». Previsti poi nel programma un intervento sul Pgt e sul piano cimiteriale.
Venerdì 24 sera è prevista in sala consiliare la presentazione della lista: che squadra è ?
«Il gruppo è in parte rinnovato. Come già cinque anni fa gode della mia piena e incondizionata fiducia: c’è Mauro Gavioli vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, c’è l’assessore Martina Carbone, ci sono il consigliere capogruppo di maggioranza Fabrizio Bianchi e il consigliere Stefano Ponti. E poi ci sono sei persone invece che sono nuove». Vale a dire Elisa Calabrò, Manuela Castiglioni, Mattia Dal Barba, Gabriella Fichera, Matteo Garavaglia e Greta Pedrocca.
Martelozzo vanta come valore l’avere «un gruppo anche etorogeneo, anche con correnti di pensiero diverse ma che serviranno a moltiplicare la capacità di affrontare le necessità». La convivenza tra idee diverse come valore: «Fuori dal municipio ognuno conserva la sua idea, ma dentro si lavora tutti per il bene del paese». E con un chiaro riferimento alo sfidante con il simbolo della Lega dice: «La mia convinzione è che la presenza di simboli politici sia fuori luogo e opportunista, in un paese».
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