Grazie Federica. La tua notte d’oro resta nella storia
Cesarini rinuncia alle Olimpiadi di Parigi. Avrebbe potuto candidarsi per una delle barche qualificate ma ha preferito lasciare stare. A lei va l'eterna gratitudine dello sport varesotto

Alle prossime Olimpiadi di Parigi, avremo una stella in meno per cui fare il tifo. A due settimane dalle regate di qualificazione svoltesi a Lucerna, che non hanno portato in dote la tanto desiderata “carta olimpica”, la medaglia d’oro di Tokyo Federica Cesarini ha rinunciato definitivamente a Parigi 2024.
Una scelta onestissima, che va spiegata. Nel canottaggio non si qualificano i singoli atleti ma le imbarcazioni (nel caso di Federica il doppio pesi leggeri). Cesarini avrebbe potuto ottenere la convocazione per una delle barche femminili che saranno ai Giochi (il doppio senior o l’otto) e probabilmente avrebbe messo in difficoltà lo staff tecnico azzurro avanzando la propria candidatura. Eppure “Fede” ha fatto un passo indietro, sciogliendo ogni riserva e rinunciando all’ennesimo ballottaggio.
L’annuncio della 27enne campionessa di Bardello – cresciuta con addosso i colori della Canottieri Gavirate – è arrivato attraverso i social e spiega come questo tentativo di qualificazione sia stato difficoltoso. Sia lei sia – ancora di più – la partner in crime Valentina Rodini hanno dovuto fare i conti con numerosi infortuni che hanno rallentato e complicato la preparazione. E i tanti esperimenti condotti per scegliere gli equipaggi da schierare hanno messo ulteriore pressione e difficoltà nel trovare l’alchimia perfetta di Tokyo.
Cesarini si è detta – garbatamente – in disaccordo con i metodi scelti dallo staff della Nazionale, e va capito anche il c.t. Cattaneo che ha preso una strada (quella appunto di provare numerose soluzioni, coinvolgendo tante atlete) rischiosa che stavolta non ha pagato a differenza di altre discipline.
A Federica resta da ricordare una cosa: la sua impresa di Tokyo – la medaglia d’oro in una volata senza respiro e colma di emozioni – resterà nella storia dello sport della provincia di Varese e del canottaggio italiano, visto che nessun equipaggio femminile aveva mai vinto prima un oro in questa disciplina. Detto questo, rimane un ultimo passo: esclamare un gigantesco “grazie” per averci fatto vivere quella emozione, nel pieno delle notte italiana. Scatenando un “giro di messaggi” tra la nostra redazione, l’amico Luca Broggini che commentò in diretta la gara su Eurosport e Matteo – fratello di Federica – al settimo cielo per quanto stava accadendo a Tokyo.
Notte magica, notte olimpica, notte d’oro. Grazie, Fede. Di cuore.
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