La partitella nel cortile dei Miogni: in carcere a Varese una boccata d’aria e di sport
L’iniziativa dedicata ai detenuti: l’allenamento conviviale che premia la voglia di stare insieme e divertirsi per qualche ora
Un gol sotto il sole dei Miogni, segnato nel cortile interno del vecchio carcere di Varese dove un passaggio al compagno di cella fa sciogliere il filo spinato sulle mura e permette di spiccare il volo anche solo per cinque minuti. Difficile, impossibile descrivere e capire – per uno che sta “fuori“ – come ci si senta in carcere, con le ore che passano come giorni e le medesime facce, gli stessi movimenti sempre uguali, lo stesso numero di passi per arrivare alla porta blindata, la tuta indossata giorno e notte e poi le sbarre: altro che giochi di parole a suggerire la battuta, la «voglia d’evasione» che mai come in carcere è viva per davvero anche se per forza suona come una metafora.
Ma giovedì, scoccata l’una del pomeriggio, nel cortile è successo qualcosa di nuovo: grazie ad un progetto di Decathlon che oggi celebra il “Foundation Day“, la famosa azienda di articoli sportivi ha scelto per la prima volta di entrare in un Istituto penitenziario organizzando l’iniziativa presso il “locale passeggi“ della Casa Circondariale di Varese. Un team di giovani istruttori si è messo a disposizione per organizzare attività fisica nel cortile del penitenziario dove si sono srotolati i materassini per gli esercizi a terra e posizionate le porte per la partitella di calcio non prima di un breve riscaldamento.
Parte del materiale entrato in carcere verrà donato alla struttura penitenziaria. Così dieci istruttori del punto vendita di Castelletto Ticino hanno portato strumentazione ed attrezzi sportivi, messi a disposizione della popolazione detenuta, mostrando come utilizzarli correttamente ed in modo efficace. «Ringraziamo la direttrice Carla Santandrea e Serena Pirrello, Funzionario Giuridico Pedagogico, per averci dato la possibilità di condividere questo progetto all’interno della Casa Circondariale di Varese. E’ stata una giornata ricca di emozioni. Siamo sicuri che questo è un primo passo per un lungo progetto insieme», hanno commentato Erika Mattina e Maria Grazia Quaranta, rispettivamente “Sport leader omnichannel”, e,”Staff Administration Leader”.
Sul senso dell’iniziativa ha tenuto ad intervenire la stessa Direttrice Carla Santandrea: «La pratica sportiva all’interno degli istituti penitenziari svolge un significativo ruolo volto a promuovere la valorizzazione della corporeità e l’abbattimento delle tensioni indotte dalla detenzione, favorendo al tempo stesso forme di aggregazione sociale e di positivi modelli relazionali di sostegno ad un futuro percorso di reinserimento».
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