Nuove proteste sul taglio alberi a Gallarate, il sindaco fa il dito medio e finisce sui social
A rinfocolare la protesta, dopo l’inizio dei lavori, è spuntata una foto che è stata condivisa e ha cominciato rapidamente a circolare sui social. Cassani: "Chiedo scusa per il mio comportamento ma ero stato insultato"
A Gallarate non si fermano le polemiche intorno al disboscamento di via Curtatone. A rinfocolare la protesta, dopo l’inizio dei lavori, è spuntata una foto che è stata condivisa e ha cominciato rapidamente a circolare sui social.
L’immagine, scattata dagli attivisti in protesta, ritrae il sindaco Andrea Cassani in auto che rivolge un non troppo elegante dito medio in direzione dei manifestanti.
La foto, rapidamente diffusa sui social, ha generato forti critiche sull’appropriatezza del comportamento di un rappresentante pubblico in una situazione di tensione.
Già a più riprese gli attivisti erano intervenuti per evitare l’abbattimento delle piante e avevano chiesto al Comune non più di cancellare il progetto ma di rinviare il taglio al 15 ottobre. Anche questa mattina, mercoledì 7 agosto, alcuni erano saliti sugli alberi per bloccare nuovamente l’intervento.
Le parole di Cassani
Raggiunto al telefono il sindaco non si nasconde, chiede scusa ma rincara la dose nei confronti dei manifestanti: “In merito alla foto che sta circolando, desidero precisare che, dopo anni in cui alcuni soggetti dei centri sociali scrivono e organizzano cortei contro di me, oltre ad affiggere manifesti ingiuriosi abusivi, di fronte agli ennesimi insulti ho perso la pazienza e ho reagito in modo inappropriato – precisa il sindaco in una nota -. Non mi sono mai sottratto al confronto con i cittadini, pur non condividendo sempre le loro posizioni. Sul tema della nuova scuola, sono tre giorni che mi reco più volte al cantiere e parlo educatamente con i cittadini che protestano. Una cosa è confrontarsi con i cittadini, un’altra è essere insultato e deriso da persone non residenti, giunte da qualche centro sociale, che cercano ogni occasione per creare scontri. Chiedo scusa pubblicamente per il mio comportamento”.
Tre attivisti nel bosco a Gallarate, si fermano le motoseghe. Poi ripartono
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Eleganza in puro stile leghista… Spiace per i leghisti che non meritano di finire nel calderone dei fanfaroni, perché certamente ce ne sono ma, purtroppo, un dito medio fa molto più rumore di qualunque legittimo agitarsi di neuroni… Infatti direi che un dito medio fa un rumore simile a quello di… tante motoseghe!
Gentile sig. Sindaco potrebbe utilizzare le stesse dita per interrogare il catasto del suo comune alla ricerca di aree da riqualificare, vecchie aziende dismesse, ruderi da abbattere, aree fastiscenti, parcheggi abbandonati che nessuno usa, piazzali deserti o dobbiamo credere che l’unico luogo ove la città di Gallarate può edificare sia nell’unico boschetto stoicamente rimasto in vita in mezzo ad un oceano di cemento ed asfalto ?
Mah…quasi quasi sono stanco di continuare a paragornami con altre realtà nel mondo….tanto in Lombardia ma soprattutto nell’area Milanese (non mi sto riferendo al singolo caso di Gallarate) oramai credo che la popolazione si sia bevuta il cervello ed accetti la propria autodistruzione pur di avere il pacco consegnato a casa in 20 min con la ennesima paccottiglia cinese, il food & drink (cibo fa demodè) sulla porta grazie al moderno schiavo con la bici elettrica o l’ennesimo discount sotto casa dove comprare sottocosto roba che non sa di nulla. Stiamo diventando come le megalopoli cinesi…tutti incubati dentro nel loro loculo….con connessione internet e computer. Fine.
I boschi li viviamo solo quando dobbiamo andare a prenderci la dose dallo spacciatore…o dobbiamo soddisfare i nostri pruriti più intimi.
Così facendo è normale che qualsiasi si senta autorizzato a spianare con le motoseghe qualsiasi area….tanto non la vivete…tanto c’è delinquenza e spaccio….vedete quasi mi dovreste ringraziare che vi sto risolvendo la situazione…lo so che è un paradosso ma molto spesso ragionando per estremi ci si azzecca.
In Inghilterra una legge nazionale impedisce di fare previsioni di urbanizzazione su suoli liberi se non si è utilizzato il 60% delle aree dismesse.
In Europa quasi l’80% del consumo di suolo sarebbe avvenuto nelle commuting zones, le cosiddette aree di pendolarismo.
Nel milanese le cinture verdi che delimitavano paese da paese sono oramai sparite fagocitate da centri commerciali sorti come cloni, capannoni o mega quartieri di palazzine-dormitorio.
A Tradate dove vivo sulla Varesina aprirà a breve l’ennesimo supermercato…ce ne sono 5 in 1 km circa. Ne abbiamo bisogno ? Ma quanti ve ne servono di supermercati per decidere dove fare la spesa?
La impermeabilizzazione del suolo con continue colate di cemento ed asfalto è la causa di allagamenti ed alluvioni appena c’è un temporale un pò più sostenuto della media (e ce ne saranno visto la tropicalizzazione del bacino del Mediterraneo).
La perdità di terreno verde e biodiversità è la causa principale dell’abbassamento della qualità della vita e dell’aumento delle malattie croniche da inquinamento ed invivibilità del territorio.
Ma la cosa che più mi fa incazzare è che quando alcuni personaggi che ci amministrano vanno all’estero o vanno in qualche regione Italiana che ancora si salva da questa selvaggia distruzione del suolo poi postano sui loro account social raccontando la palpabile disparità, di come là sia un paradiso senza porsi il minimo problema di rendere migliore e più vivibile il luogo dove vivano.
Ci credo che quanto tornate dalle vacanze vi viene la depressione…..ma la colpa è di tutti per aver girato sempre la testa dall’altra parte ed aver autorizzato lo scempio continuo…ed in alcuni casi averlo anche promosso.
Lo si vede da quanti partecipano attivamente o si informa sulla vita politica del proprio comune. Praticamente una esigua minoranza dei cittadini.