Cuvio celebra Giacomo Puccini: un fine settimana di musica, mostre e libri

Con lo spettacolo "La Milano del giovane Puccini" e due esposizioni, il 28 e 29 settembre la Valcuvia rende omaggio al maestro a 100 anni dalla sua scomparsa

Generico 23 Sep 2024

«Giacomo Puccini è stato accusato di sentimentalismo, di troppa semplicità. Questa è un’accusa che non sta in piedi perché è vero che la sua è una linea melodica immediata, in grado di arrivare all’ascoltatore in modo diretto, ma dietro questa apparente immediatezza melodica e capacità di suggestione c’è tutto un apparato armonico di sostegno alla melodia che invece rivela la sua grande preparazione». A parlare è il Maestro Francesco Miotti che domenica 29 settembre (inizio ore 18), insieme all’ensemble Grande Orfeo, porterà sul palco del Teatro di Cuvio “La Milano del giovane Puccini”. Un ensemble ben collaudato, di cui fanno parte il narratore Mario Chiodetti, la soprano Mariachiara Cavinato e l’attrice Maura Tombolato.
Lo spettacolo racconta la storia di un giovane ma già promettente Puccini che a 22 anni dalla natia Lucca approda nella grande “capitale” lombarda per frequentare il conservatorio.
La Milano del giovane Puccini” sarà il culmine di un intenso fine settimana (28 e 29 settembre)  dedicato al grande compositore nella ricorrenza del centenario della morte, avvenuta a Bruxelles il 29 novembre del 1924.
 Un’idea nata dall’incontro tra Mario Chiodetti, giornalista e cultore pucciniano, e l’associazione Gaele che ha la sua sede nella piccola cittadina. Cuvio per due giorni diventerà  la Torre del Lago della Valcuvia.

UN SECOLO DI GLORIA

Il programma di “Puccini un secolo di gloria” comprende, oltre allo spettacolo citato, due mostre. La prima, “Puccini nelle carte e sulla scena”con l’esposizione di alcuni cimeli riguardanti il compositore, tra cui i bozzetti originali della ditta Sormani di Milano. La seconda , “Saluti da Giacomone”, raccoglie le cartoline che diversi artisti italiani hanno realizzato appositamente per la rassegna, ispirate alla vita e alle opere di Puccini.

Entrambe le mostre che sono allestite nella sede di Gaele al civico 22 di via XXV aprile a Cuvio, saranno inaugurate sabato 28 settembre (inizio ore 17). Nella stessa giornata al Salone ricreativo della cittadina della Valcuvia verrà presentato il libro pubblicato e interamente realizzato da Gaele – proprio come avrebbe fatto l’editore Casiraghi di Pulcinoelefante – “Puccini, l’amico ritrovato” con i contributi del musicologo e studioso pucciniano Virgilio Bernardoni, Mario Chiodetti e Claudio Ricordi storica famiglia di editori milanesi.

LE SCENOGRAFIE SORMANI

Dietro Gaele – sigla molto musicale – ci sono due artisti della nostra provincia, Maria Elena Danelli, scenografa di grande livello che ha lavorato per trent’anni alla “Scenografie Ercole Sormani” di Milano, e Gaetano Blaiotta, artista eclettico che ama la scrittura, la pittura e la musica.
Una parte dei materiali che saranno esposti nella mostra “Puccini un secolo di gloria” provengono dal laboratorio delle scenografie Sormani di Milano. «È tra i più antichi al mondo – ha spiegato Danelli – e in quel laboratorio ho trascorso la mia vita fin da quando ero bambina. Sono materiali di una Boheme portata in anteprima al Teatro Sociale di Genova nel 1986 con Pavarotti. Di quella scenografia ne esiste una più leggera realizzata per essere trasportata in aereo per una tournée in Cina. Nella mostra c’è anche un libretto commemorativo perché era la prima volta che la Cina si apriva al mondo lirico».

IL LEGAME DI PUCCINI CON VARESE

Puccini aveva un legame con Varese e non solo per interessi musicali. Nel libro, nella parte curata dallo studioso Virgilio Bernardoni, ci sono tutta una serie di particolari del Puccini varesino. «Il compositore toscano – racconta Mario Chiodetti – venne a trovare più volte il tenore Francesco Tamagno perché voleva che cantasse nell’Edgar. Il figlio di Puccini, Antonio, studiò al collegio San Pedrino di Varese. E capitava che Giulio Ricordi, che aveva una villa a a Comerio, lo accompagnava a scuola».

PUCCINI E I JETHRO TULL

Dietro una manifestazione culturale, c’è sempre un aspetto importante che riguarda il sostegno economico. Gaele e Mario Chiodetti, curatori di questa rassegna pucciniana, oltre ad aver ottenuto il Patrocinio del Fai e del comune di Cuvio, hanno trovato sponsor sensibili nel Circolo dipendenti Bper Varese e Fitosonsult, azienda chiave in un città che si fregia del titolo di Città Giardino. La ragione per seguire questa rassegna la sintetizza bene Giuseppe Caffarelli, presidente del circolo Bper: «La musica di Puccini arriva a tutti, adulti e bambini. E anche a chi ascolta i Jethro Tull»

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Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Settembre 2024
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