A Parola di Donna la difficile vita delle attrici di teatro con Mobbing Dick di Caroline Pagani
Il racconto ironico, graffiante e tragicomico delle audizioni delle donne. Prossimo appuntamento venerdì 15 novembre con Alessandra Kustermann
Il difficile mondo del teatro e le aspirazioni delle donne attrici sono state al centro dello spettacolo andato in scena sabato sera, 26 ottobre, nel Salone Estense di Varese.
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A interpretare un’aspirante attrice al provino per una parte importante è Caroline Pagani che ha presentato “Mobbing Dick”, scritto e diretto da lei quando, ancora studentessa, all’Università di Venezia iniziava a muovere i primi passi in un mondo profondamente maschilista, come il movimento del #metoo avrebbe denunciato anni dopo.
A raccontare la genesi di quel testo graffiante e a tratti tragico, ma raccontato in modo ironico e brillante è stata Alessandra Premoli che ha collaborato con Franca De Monti alla realizzazione dell’edizione 2024 “Parola di Donna”.
« Caroline chiedeva a tutte le studentesse quali fossero le loro esperienze ai provini teatrali – ha spiegato all’inizio della serata Alessandra Premoli, regista di opera lirica – Le frasi, le situazioni narrate sono tutte frutto di esperienze realmente accadute».
La scena è quella di un palco di teatro dove l’artista si presenta per il provino di una parte importante. Deve sostenere dimostrare le sue capacità, ma non ciò che le viene chiesto va oltre ogni sua aspettativa. Lei ha un repertorio importante, appassionata di Shakespeare, è in grado di mettere in scena le diverse protagoniste uscite dalla penna del drammaturgo inglese. Dalla mite Giulietta, alla perfida Cleopatra, dall’incantatrice Salomè alla casta Lucrezia, dall’innamorata Desdemona alla spiritata Titania.
L’attrice cerca di interpretare le richieste del regista che, però, poco valorizzano la sua preparazione, le sue capacità sceniche. Ciò che si vuole da lei è il corpo nudo, l’erotismo spinto. L’attrice ci prova con tutto il suo talento a far emergere le capacità artistiche ma è sopraffatta e vinta da quel “maestro” che la caccerà via e le renderà la carriera impossibile.
Bravissima Caroline a passare da un registro narrativo all’altro, a muoversi in scena recitando, cantando, ballando e persino mimando in modo artistico l’amplesso sessuale.
Troppo algida, troppo rude, troppo appassionata, troppo falsa, troppo vera… troppo ingenua.
Il pubblico, alla fine, applaude convinto e la richiama più volte sul palco. La sala non è piena, la data e il tempo inclemente possono aver influito sulla presenza. Peccato. Lo spettacolo meritava.
Prossimo appuntamento venerdì 15 novembre, ore 18.30 sempre al Salone Estense di Varese con Alessandra Kustermann, ex ginecologa della clinica Mangiagalli di Milano, fondatrice della prima struttura per donne abusate e e vittime di violenza. Sarà un dialogo condotto da Manuela Lozza , Presidente commissione Cultura del Comune di Varese.
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