Convivenza Mannion-Hands e difesa in post basso: la Openjobmetis al lavoro per Trento
Coach Herman Mandole parla di due situazioni da risolvere con urgenza: «Con Nico e Jaylen insieme la squadra sarà più forte. Per limitare i pivot ci aiuta anche Scola»

Far convivere sempre meglio i talenti di Mannion ed Hands. E allenare i giocatori a difendere meglio in quelle situazioni che, quando Varese ha la palla in mano, non vengono praticate. C’è parecchia carne al fuoco dello staff tecnico della Openjobmetis e poco tempo per cucinarla, perché il campionato è già cominciato e il conto delle sconfitte (salate) è a quota due in due partite.
Lo sa bene Herman Mandole: l’allenatore argentino ne parla in previsione della trasferta di Trento dove i biancorossi saranno impegnati domenica 13 (alle 16,30), contro una delle cinque formazioni a punteggio pieno in Serie A. «Non abbiamo tanto tempo – sottolinea Mandole – e non importa se più avanti ci metteremo a posto, perché quel che conta è che bisogna vincere la prossima partita. Non ho tutta questa pazienza e non voglio sempre arrivare al lunedì dicendo che dobbiamo imparare».
Sul tavolo dello staff tecnico, dicevamo, ci sono diversi dossier aperti: quello sui rimbalzi da strappare sotto il proprio canestro (e da non lasciare agli avversari), quello più generale della difesa ma anche quello che riguarda le due star della squadra, Nico Mannion e Jaylen Hands. L’azzurro ha iniziato l’anno con due bottini spettacolari (31 punti con Brescia, 32 con Tortona) che non sono bastati neppure ad avvicinale la vittoria, la guardia USA viaggia a 16,5 punti di media tirando però male dall’arco e in generale non ha ancora espresso la sua pericolosità offensiva.
La chiave potrebbe essere quella di utilizzare Hands come finalizzatore dall’arco (sugli scarichi, magari con un gioco senza palla che lo mandi all’appuntamento con il tiro con mezzo metro di vantaggio sul marcatore) e non come palleggiatore alla ricerca di un varco, come capitato con Tortona. Di certo la lunga assenza di Mannion in precampionato, e il conseguente utilizzo di Hands come portatore di palla, ha condizionato sia la loro convivenza sia il gioco collettivo: «Io penso che con Nico inserito al 100% la squadra sarà più solida – spiega Mandole – Lui e Jaylen sono giocatori importanti e dobbiamo lavorare per mettere Hands nella situazione per lui migliore con Mannion in campo. Sono fiducioso ma è necessario completare questo lavoro, perché con loro insieme Varese sarà una squadra migliore. La squadra è stata costruita per quello».

Un’altra delle curiosità intorno all’Openjobmetis è: come si può migliorare in determinate situazioni difensive (in particolare quella sui pivot avversari in post basso, ovvero al confine tra l’area colorata e la linea di fondo) se quei giochi non sono praticati dalla squadra, e quindi in allenamento non vengono mai ricreate?
«È vero – conferma Mandole – e non vale solo per il post basso ma anche per altre situazioni tattiche più consuete nel basket europeo. Vale per noi e al contrario per le squadre che ci affrontano dovendo ricreare il nostro basket. Per questo ora stiamo simulando più spesso schemi e giochi degli avversari per difendere meglio. Vale anche per quanto riguarda il post basso e qualche volta viene anche Luis Scola per spiegare la tattica e gli angoli che è meglio tenere per non farsi battere. Mi sembra che con Tortona sia andata meglio che con Brescia: un obiettivo sarà quello di marcare meglio Bilan quando la Germani verrà a giocare a Varese».
DAL PARQUET: IL PODCAST DEL LUNEDI’ – Da quest’anno VareseNews propone un nuovo podcast, ogni lunedì mattina. Si intitola “Dal Parquet – Il dopopartita di VareseNews” e prevede le pagelle dei giocatori (di Damiano Franzetti), l’analisi del momento cruciale del match, le parole dalla sala stampa e il punto tattico (di Roberto Conti). “Dal Parquet” è disponibile sui canali di VareseNews sulle piattaforme Spreaker, Spotify e Youtube.
Dolomiti Energia Trento – Openjobmetis Varese, la partita in diretta
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