La Pro Patria in casa del Caldiero punta alla terza vittoria di fila, Colombo: “Non voglio rilassamenti”
Venerdì di campionato per la Pro Patria, in campo alle 20:30 a Verona contro la neopromossa Caldiero La corsa dei veneti si è arenata con cinque sconfitte consecutive mentre il mister della Pro Patria chiede ai suoi continuità dopo le vittorie contro Clodiense e Lecco

La Pro Patria cerca la terza vittoria (consecutiva e al tempo stesso complessiva del suo percorso) nell’anticipo del venerdì sera, appuntamento calcistico sempre meno inedito. Il decimo turno di Serie C andrà infatti in scena alle 20:30 del 18 ottobre in casa della matricola Caldiero Terme – quest’anno ospitato al Gavagnin Nocini di Verona -, mentre il venerdì successivo (25 ottobre) toccherà ai tigrotti biancoblu accogliere il Trento all’ora di cena.
Se l’umore dei bustocchi ha ricevuto una considerevole iniezione di fiducia grazie agli ultimi 180′ minuti di campionato e ai sei punti a disposizione conquistati (11 in totale), i termali gialloverdi, 9 punti in classifica, devono assolutamente riprendere la corsa per risollevarsi dalle cinque sconfitte in fila incassate dopo aver fatto lo scalpo al Triestina e Pro Vercelli, come se la spinta della prima storica promozione tra i professionisti si fosse arrestata sul più bello.
Ma in un campionato equilibrato come lo è la Serie C lo scherzetto di Halloween è sempre dietro l’angolo, così come il rischio di tornare subito coi piedi per terra. Lo sa bene l’allenatore dei tigrotti Riccardo Colombo, che preferisce non fidarsi dei freddi risultati, e chiede dunque al suo gruppo di non abbassare adesso la guarda ora che la Pro Patria è uscita per la prima volta dalla zona playout, parte della classifica da cui è sempre meglio tenersi alla larga. E che per la prima volta affronterà sul campo una squadra di rango più basso in classifica.
«Sarà una partita complicata – commenta Colombo in sala stampa -. Il Caldiero non sta attraversando un grande momento di forma ma ha giocato molto bene l’ultima partita contro la Feralpisalò, anche se ha perso. Ha messo però in campo una formazione gagliarda e ha dato filo da torcere a una squadra tecnicamente più forte. Io comunque mi preoccupo soprattutto del nostro di atteggiamento: non voglio rilassamenti perché abbiamo vinto due partite, noi dobbiamo continuare a migliorare con costanza, come abbiamo fatto finora durante l’anno».
Per il mister il dubbio alla vigilia è sempre quello: doppio trequartista (3421) o doppia punta (352).«Non so bene come giocherò, ho parecchi dubbi – risponde, forse con un filo di pretattica, o forse consapevole che il Gavagnin-Nocini è un campo più piccolo dello Speroni (100 × 64 m vs i 105 x 65 m di Busto Arsizio) -. Durante la settimana infatti ci siamo allenati bene, i ragazzi mi mettono in difficoltà ed è una cosa positiva. Sappiamo le caratteristiche del campo di Verona. Non è molto grande e si gioca molto in verticale, sarà fondamentale interpretare correttamente la partita che sarà fin dal primo minuto. Il Caldiero oramai è da un po’ di partite che sta giocando lì e penso conosca il campo meglio di noi, anche se non è “casa” loro. In settimana abbiamo visto le caratteristiche dei nostri avversari: hanno giocatori interessanti soprattutto in attacco, e molto dipenderà da cosa vorrà fare il loro allenatore. Abbiamo visto in che modo possono farci male, e come possiamo fare per vincere la partita. Perché l’obiettivo è sempre vincere la partita».
L’infermeria, intanto, dopo aver toccato i picchi di sette indisponibili, sembra rientrare lentamente verso la normalità: «Le condizioni fisiche della squadra? Palazzi e Alcibiade stanno raggiungendo una buona condizione. Vediamo se farli partite dal primo minuto, per noi sono giocatori importanti, devono poter entrare bene in campo come forma. Il loro rientro ci dà alternative, come in attacco con Toci che domani rientra. Giocheranno i calciatori in base alle caratteristiche più adatte della sfida di domani».
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