A Luino si torna a parlare di violenza di genere in un pomeriggio di testimonianze e solidarietà
Sabato 16 novembre un incontro pubblico a Palazzo Verbania per sensibilizzare e raccontare storie di resilienza, con la partecipazione di artisti e associazioni
Palazzo Verbania di Luino si prepara ad ospitare la terza edizione di “Alzare lo Sguardo”, un evento dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza di genere. Questo incontro pubblico, che si terrà sabato 16 novembre a partire dalle ore 16:45, è organizzato con l’obiettivo di creare un momento di riflessione collettiva su una tematica di urgente attualità, attraverso testimonianze, video e una speciale sfilata solidale.
A condurre il pomeriggio sarà Elettra Aldinio. L’evento inizierà con un momento di accoglienza accompagnato da un coffee welcome, seguito dai saluti istituzionali alle 17:00. Subito dopo, sarà dato spazio alle testimonianze di Raffaella Fidanza, fotografa, dell’associazione Donna Sicura, della scrittrice Sara Magnoli e dell’attore Francesco Mastrandrea.
Parte integrante dell’incontro sarà la proiezione di video che affrontano il tema dei soggetti vulnerabili, realizzato grazie al contributo degli studenti del Liceo Sereni e dell’ISIS Città di Luino.
Alle 19:00, il pomeriggio si concluderà con la “Sfilata del cuore con abiti di carta”, un progetto speciale a sostegno dei bambini e delle bambine africani. La sfilata, presentata da Valeria Dellea e introdotta da Francesco Mastrandrea, mira a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della solidarietà e dell’impegno sociale.
«Questa è la terza edizione, e tutti noi vorremmo che un tema come questo appartenesse al passato. Purtroppo, però – interviene la consigliera Valeria Squitieri, promotrice dell’evento insieme alla vicesindaca Antonella Sonnessa e a tutte le donne del consiglio comunale – è ancora una realtà molto presente: le cronache sono piene di storie di uomini che, in vari modi, abusano delle donne. Per questo, non ci fermiamo in questa lotta, che deve essere quotidiana e non può limitarsi a un solo giorno. Dobbiamo promuovere la cultura del rispetto, e tutti dobbiamo fare la nostra parte, segnalando le situazioni anomale che notiamo tra vicini, amici o colleghi».
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