Anche Besnate approva la tariffa puntuale per i rifiuti
Il nuovo sistema dei Comuni Coinger sta andando verso l'attivazione: "Ognuno paga per quel che butta, equità ed ecofiscalità". Critiche le opposizioni che contestano diversi punti
Anche Besnateapprova il passaggio alla Tarip, la “tariffa puntuale” che prevede che una parte della tariffa derivi da quanti rifiuti l’utente effettivamente produce.
«La tariffa puntuale rappresenta la declinazione verso i cittadini del principio “chi inquina paga” e di quello “pago per quello che butto” e rappresenta uno strumento di equità oltre che di spinta verso gli obiettivi dell’economia circolare, ecofiscalità» spiega l’assessore al bilancio Giuseppe Blumetti.
Un sistema molto diffuso in Veneto, in Trentino (dove copre la quasi totalità dei Comuni), l’area della pianura padana tra Emilia, Romagna e Mantovano. Ora però si sta diffondendo più ampiamente anche in Lombardia settentrionale, compreso il Varesotto.
L’assessore Blumetti ha sottolineato il valore ambientale di riduzione dei rifiuti (la tariffa puntuale in media produce un +13% nella raccolta differenziata, spingendola verso il 90% del totale) e quello etico di recupero dell’evasione (nella sperimentazione a Morazzone c’è stata un’emersione di più del 10%) e valorizzazione dell’impegno dei cittadini per l’ambiente. È prevista anche una compressione del costo procapite medio (da 171,8 euro a livello italiano a 111,8 euro per Coinger).
Operativamente si partirà a gennaio 2025 con le misurazioni per l’indifferenziato e l’umido mediante apposito bidoncino, poi a regime ci saranno anche contenitori misurabili per carta e vetro (con bidoncino) e plastica (sacchi).
Il passaggio alla Tarip è stato approvato dalla maggioranza del sindaco Corbo, contrarie invece le opposizioni: «Non c’e stata trasparenza» contesta la consigliera Nadia Dal Secco. «Ad oggi l’85%della tariffa fissa effettivamente non si sa a quanto ammonti ed aggiungerei che il servizio è notevolmente peggiorato».
«Il gruppo consigliare Besnate Civica non ha potuto che esprimere voto contrario» aggiunge Andrea Bori, dell’altra componente di minoranza, che parola di «limiti di un sistema che pone i cittadini in una condizione di subordinazione rispetto a Coinger, che potrà decidere le sorti del servizio di igiene urbana e ambientale per i prossimi 15 anni con un dispendio economico significativo per i cittadini».
Viene contestata anche la cessione della gestione della tariffa, un passaggio previsto con la tariffa puntuale di bacino (sarà Coinger a gestire la tariffa).
Anche questo passaggio viene contestato da Bori, che dice che il regolamento «pone il comune come osservatore di scelte autonome e inappellabili di Coinger, significativa la triste espressione del Sindaco che ha candidamente ammesso che “Il Comune diventerà un utente come gli altri”».
È uno snodo che ha fatto discutere anche in diversi altri Comuni, anche se va ricordato che ogni singolo Comune (sono 22) è anche socio di Coinger e quindi partecipa alle scelte, attraverso l’assemblea ma anche tramite il Comitato di controllo analogo, previsto per le società pubbliche.
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