Falso allarme bomba all’Insubria: “Mi farò esplodere in Università per la Palestina”

Un messaggio via chat annunciava un attentato per venerdì 15 novembre all'Università dell'Insubria. La Rettrice: "Non sussiste una reale minaccia, le attività proseguono regolarmente"

insubria monte generoso

Un messaggio scritto in arabo, rimbalzato di chat in chat, in cui si annunciava un attentato per venerdì 15 novembre. È questo all’origine dell’allarme -poi rientrato- che ha agitato l’Università dell’Insubria.

“Cari colleghi. Vi informo che, vista la completa indifferenza dell’intera comunità universitaria nei confronti del genocidio in corso in Palestina, perpetrato dai terroristi israeliani, intendo farmi saltare in aria venerdì 15 novembre, in particolare nella sede di Monte Generoso, aula 6”.

È questo il messaggio che ha iniziato a circolare tra chat e gruppi di studenti e che è arrivato in breve tempo fino ai vertici dell’Ateneo. Sono stati proprio gli uffici a contattare le forze dell’ordine che in breve tempo avrebbero appurato la natura goliardica del messaggio.

La Rettrice, il Prorettore vicario e il Direttore Generale hanno quindi cercato di tranquillizzare tutta la popolazione studentesca attraverso un altro messaggio in cui si spiega che “le forze dell’ordine sono state allertate immediatamente. Le indagini sono state subito avviate e gli approfondimenti del caso sono ancora in corso”. Tuttavia “ad una prima analisi, sulla base di quanto riferitoci, non sussisterebbe una reale minaccia. Siamo quindi propensi a ritenere che la situazione sia sotto controllo, e che l’attività dell’Ateneo possa proseguire regolarmente”.

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Pubblicato il 14 Novembre 2024
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