Parcheggio negato ai dipendenti del Comune di Busto Arsizio. I sindacati annunciano l’assemblea
Csa, Adl, Cobas e Cisl annunciano la mobilitazione a fronte delle mancate risposte da parte dell'amministrazione sulla questione parcheggi. Il sindaco: "Stiamo cercando una soluzione"

«Se dal Comune di Busto Arsizio in tanti cercano di andarsene un motivo ci sarà». È una situazione di tensione crescente quella rappresentata questa mattina dai rappresentanti delle sigle sindacali Csa, Adl, Cisl e Cobas che questa mattina si sono riuniti per annunciare l’indizione dell’assemblea dei lavoratori del Comune prevista per l’8 novembre dalle 8,30 alle 10,30.
Alla base della decisione presa dai rappresentanti sindacali la mancata soluzione la problema del parcheggio dei dipendenti di Palazzo Gilardoni che, con l’apertura del cantiere per le nuova palazzine di housing sociale in via Pisacane, non hanno più un parcheggio dedicato: «A due anni e mezzo di distanza dalla prima richiesta di trovare una soluzione eccoci qui con un centinaio di auto che vanno ad invadere ogni stallo disponibile in zona creando un danno soprattutto ai cittadini che non trovano più posti liberi. Avevamo chiesto una soluzione e ne avevamo anche proposta una ma non siamo stati ascoltati» – spiega Angiolino Liguori del Csa, riferendosi alla creazione di un parcheggio sterrato di fianco al parking Landriani.
Ma la questione del parcheggio, aggiungono gli altri sindacalisti, non è che la goccia che ha fatto traboccar il vaso e la fuga dei dipendenti è una conseguenza di questo stillicidio di decisioni che non motivano il personale a restare. La pianta organica continua ad essere sottodimensionata mentre la popolazione e le esigenze continuano ad aumentare; c’è scarsa attenzione alla contrattazione di secondo livello, quella che riguarda il fondo di produttività o gli incentivi ai dipendenti per il risparmio energetico. Per Fausto Sartorato di Adl: «Da sempre in questo comune a pagare sono sempre i dipendenti»
Dal canto suo il sindaco Emanuele Antonelli, chiamato direttamente in causa dai sindacati come unico interlocutore capace di risolvere il tema del parcheggio, risponde che «si stanno facendo degli sforzi per risolvere la questione. Non è un atto dovuto che i dipendenti abbiano il parcheggio assicurato ma siccome trattiamo bene il personale ci stiamo impegnando a risolvere questa faccenda».
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