Giustizia, responsabilità e sicurezza: a Malnate le voci di chi ha scelto il perdono
Sabato 18 gennaio alle 17 nell'aula magna dell'Istituto comprensivo un incontro sul tema "Giustizia e Libertà. Le responsabilità personali e collettive per una società più sicura", promosso e organizzato dal Comune di Malnate in collaborazione con l’ente del terzo settore La Lumera odv

Sabato 18 gennaio alle 17 l’Aula magna Falcone-Borsellino dell’Istituto Comprensivo “Iqbal Masih”, ospiterà un incontro sul tema “Giustizia e Libertà. Le responsabilità personali e collettive per una società più sicura”, promosso e organizzato dal Comune di Malnate in collaborazione con l’ente del terzo settore La Lumera odv.
L’incontro si terrà in forma di dialogo aperto a partire da due preziose testimonianze: quelle di Lucia Di Mauro, vedova di Gaetano Montanino, vittima della criminalità organizzata, e di Giuseppe Grassonelli, persona detenuta che sta scontando l’ergastolo presso il carcere di Milano Opera. Due storie di ferite profondissime che, attraverso una scelta maturata nel tempo e portata avanti con coerenza, si sono trasformate in nuove possibilità, per sé stessi e per gli altri.
Lucia Di Mauro si è fatta carico del ragazzo, ai tempi minorenne, che tolse la vita al marito e sta dedicando la propria vita a supportare tanti adolescenti come lui che incontra negli istituti per minori. Giuseppe Grassonelli, recluso da oltre 30 anni, durante i quali si è laureato con lode in Lettere e Filosofia, ha dimostrato una profonda presa di coscienza, che intende mettere a servizio dei più giovani per dissuaderli dal seguire la via della criminalità.
Entrambi, proprio per questo percorso, sono stati nominati “Ambasciatori del Perdono” durante la Giornata internazionale del Perdono 2023 organizzata da La Lumera ODV, ente non profit fondato da Daniel Lumera e attivo da un decennio in ambito di giustizia consapevole mediante percorsi rivolti alle persone detenute, affinché il tempo della pena possa essere un tempo di presa di coscienza e trasformazione, a partire dalla riflessione importante sul dato riportato dal Cnel in un convegno del giugno 2024, secondo cui il tasso di recidiva stimato sull’attuale popolazione carceraria è del 70%.
L’incontro di Malnate sarà un’occasione unica di dialogo oltre i ruoli di vittima e carnefice, per immaginare e costruire insieme una società migliore e più sicura a partire dai punti di vista di chi ha subito e di chi ha commesso reato.
«Partendo dalla valorizzazione della Giornata nazionale del Rispetto del 20 gennaio, intendiamo dar vita a un percorso che accompagnerà Malnate nell’anno del Giubileo, dal titolo “Bellezza e Speranza”, e comprenderà temi in forma laica come inclusività, rispetto, gentilezza, tutela ambientale, valorizzazione del patrimonio culturale locale – spiega l’assessora alle Culture Maria Croci – L’obiettivo di questo primo incontro è focalizzare lo sguardo sul tema carceri: si vuole affrontare, infatti, il percorso di rieducazione che la persona condannata deve seguire, tra Giustizia riparativa, Giustizia trasformativa, consapevolezza e riconciliazione».
L’incontro verrà aperto dalla sindaca di Malnate Nadia Cannito, dal consigliere regionale Samuele Astuti e da Santo D’Angelo, dirigente dell’Istituto comprensivo di Malnate. Aprirà poi la tavola rotonda l’avvocata Simona Bettiati, penalista del Foro di Varese che tratterà il tema della Giustizia riparativa e della Giustizia trasformativa,
Seguiranno gli interventi di Cristina Franchini, responsabile Area Giustizia dell’associazione La Lumera, di Mike Ciraci, volontario del carcere di Varese, e della Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione. Modera l’incontro Mariangela Gerletti, giornalista di Varese News.
L’evento è aperto a tutti, con ingresso gratuito, per promuovere un dialogo trasversale e costruttivo con tutta la cittadinanza.
Foto di Marko Lovric da Pixabay
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