Il “tabellone presenze” accende la polemica in consiglio comunale di Cassano Magnago

Era stato messo nell'aula, è stato spostato nell'atrio ma ha suscitato comunque polemiche, perché c'è chi ha visto una volontà "punitiva" verso singoli consiglieri

Cassano Magnago generica

A Cassano Magnago viene affisso un tabellone con le assenze negli anni dei consiglieri. E la scelta accende la polemica dentro al consiglio, in particolare dalle file dell’opposizione.

In vari Comuni, a fine anno o fine consigliatura, si diffondono statistiche sulle presenze dei consiglieri. A volte sono dati più generali, ma spesso riguardano i consiglieri, uno ad uno, e vengono diffuse anche sulla stampa. Il presidente del consiglio Maurizio Tosatti ha spiegato la scelta di “fare il punto” sulle assenze perché il consiglio si trova nel mezzo del mandato, iniziato a luglio 2022, quando ancora si portavano le mascherine negli spazi chiusi.

A Cassano però, non tutti, hanno accettato di buon grado la scelta: «È stato offensivo trovare il cartellone in aula consigliare, è stato scorretto» ha criticato Gemma Tagliabue (lista Police), consigliera senza macchia, da questo punto di vista, dato che in tre anni ha saltato solo una seduta su ventidue (Tagliabue ha anche ironizzato su una certa imprecisione grafica del tabellone, in particolare sull’indecisione se usare il termine assenza o assenze). Inizialmente il tabellone era stato collocato in aula, poi prima dell’inizio della seduta è stato spostato all’ingresso dell’aula consiliare.

«Di pessimo gusto una pagella messa lì di fronte a tutti» ha rincarato la dose Stefania Passiu, sempre dalle file dell’opposizione. Giovanbattista Oliva, che era già finito nelle polemiche per alcune assenze, ha invece allargato la questione: «Sarebbe meglio che le sedute fossero un po’ meglio programmate e comunicate con un po’ di anticipo», rivolgendosi di fatto al presidente del consiglio Tosatti, che ha replicato ricordando che si rispettano i termini di legge.

Al di là di quanto detto in aula, “a microfoni spenti” e prima dell’inizio della seduta, circolava una spiegazione molto politica: che il tableu servisse per sottolineare (nell’ultimo anno) le assenze di consiglieri che – partiti dalla maggioranza – si sono tramutati in critici, nello specifico Daniele Mazzucchelli e Roberto Saporiti.

Non è stata l’unica polemica dell’ultima seduta di consiglio comunale.
Nel corso della discussione sul bilancio: il consigliere Tommaso Police ha denunciato un’espressione usata dal primo cittadino Pietro Ottaviani: « Le parole del sindaco, “Ogni volta che esprimete opinioni state molto attenti”, rivolte alle minoranze, sono inaccettabili e rappresentano un attacco diretto alla libertà di espressione e al diritto di critica, fondamentali in una democrazia» dice il capogruppo del centrosinistra.

«Il nostro ruolo come rappresentanti delle Minoranze è quello di vigilare, proporre e criticare costruttivamente per il bene della comunità. Le minacce velate non solo minano il dialogo democratico, ma creano un clima di intimidazione che non possiamo tollerare.  Chiediamo al sindaco di ritirare immediatamente le sue dichiarazioni e di chiedere scusa pubblicamente per le sue parole offensive».
Anche in questo caso poi la polemica coinvolge il presidente del consiglio Tosatti, accusato da Police di non essere intervenuto a tutela dei consiglieri:  «Dovrebbe essere garante di tutti i consiglieri comunali e non lo strenuo difensore di questa maggioranza risicata»

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 21 Febbraio 2025
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