Rinasce a Varese la consulta regionale lombarda degli Ordini degli Architetti

Undici Ordini provinciali si uniscono per una rappresentanza più forte a livello regionale e nazionale. La nuova Consulta coordinerà oltre 26mila architetti lombardi

Si è svolta nella mattinata del 6 febbraio nella sede dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Varese la presentazione della Nuova Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti, organismo che da oggi riunisce i professionisti delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Pavia, Sondrio e Varese.

«Dopo un anno di confronto e programmazione, abbiamo deciso, come Ordini lombardi, di siglare un nuovo  Statuto della Consulta, sancendo ufficialmente la nascita di una nuova alleanza che ci permette una maggiore rappresentanza e una maggiore forza a livello regionale sui temi che interessano i nostri iscritti – spiega Gianluca Perinotto, presidente dell’Ordine degli architetti di Pavia e presidente della Consulta – non solo i temi dell’architettura ma anche quelli della pianificazione, della conservazione, del paesaggio».

Un’azione condivisa per una professione in evoluzione

La nuova Consulta si propone di svolgere un ruolo più incisivo di rappresentanza e collaborazione con le istituzioni locali, regionali e nazionali. Una missione fondamentale, considerato l’elevato numero di architetti coinvolti: ben 26.142 iscritti ai diversi Ordini lombardi.

«La consulta deve servire ad avere velocemente una posizione condivisa e solida sulle norme che regolano le modifiche del territorio – sottolinea Stefano Rigoni, tesoriere della Consulta e componente dell’Ordine di Milano  – Quello che accade in merito ai vari “Salva Casa” e “Salva Milano” è un tema che dobbiamo gestire in maniera unitaria, almeno a livello regionale, per poterci confrontare con la parte politica in maniera snella, veloce e credibile»

Grazie a questa alleanza, gli Ordini provinciali potranno lavorare in rete per condividere risorse, esperienze e soluzioni a problematiche comuni, dalla gestione amministrativa degli enti alla tutela del patrimonio architettonico e allo sviluppo di nuove politiche urbane. Il confronto tra territori differenti permetterà di affrontare in maniera più efficace le sfide della professione, mantenendo la Lombardia all’avanguardia nel settore architettonico a livello nazionale.

Architetti protagonisti del futuro urbano

La Consulta si impegnerà a partecipare a consultazioni pubbliche e private su temi strategici come urbanistica, pianificazione territoriale, sostenibilità ambientale e sviluppo infrastrutturale, portando la voce degli architetti di tutta la Lombardia nelle commissioni istituzionali e promuovendo un dialogo costruttivo con i cittadini.

«È importante essere uniti, perchè rappresentare oltre 26mila architetti iscritti è diverso che rappresentarne 2000 – ha sottolineato  la presidente dell’ordine degli architetti di Varese Elena Brusa Pasquè – Anche quando si fa un’istanza in Regione è importante rappresentare un folto gruppo di soggetti, perchè dà più peso alle istanze. Già ne abbiamo avanzata una: siamo stati ricevuti in Regione per poter garantire il pagamento delle parcelle quando si ricevono le autorizzazioni. Ma ne porteremo avanti altre, come quelle delle difficoltà legate all’uso del prezzario regionale: uniti si può andare anche molto lontano».

Il nuovo organismo, che riunisce esperienze e competenze di alto livello, si pone dunque come un interlocutore privilegiato per le istituzioni, garantendo una maggiore incisività nelle decisioni che riguardano il territorio lombardo.

Alla presentazione del nuovo statuto erano presenti i rappresentanti di quasi tutti gli Ordini provinciali lombardi (mancava solo Como), presieduti per Bergamo da Alessandra Boccalari, per Brescia da Stefano Molgora, per Cremona da Marta Visone, per Lecco da Anselmo Gallucci, per Lodi da Danilo Cremonesi, per Mantova da Cristiano Guernieri, per Milano da Federico Aldini, per Monza e Brianza da Michela Locati, per Pavia da Gian Luca Perinotto, per Sondrio da Gianmatteo Romegialli (rappresentato da Cristina Tarca), per Varese da Elena Brusa Pasquè.

Una lunga storia di collaborazione

La Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori nasce ufficialmente nel 1984, con la costituzione dell’Associazione AL (Architetti Lombardi). Nel 1995, l’organismo cambia nome, diventando Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti, fino a giungere alla denominazione attuale nel 2007.

«In questi anni – ha spiegato il presidente Perinotto – c’è stato però un periodo di buio, dove diversi ordini hanno man mano abbandonato la consulta, ormai divenuta troppo pesante: il primo è stato proprio quello di Varese, ma a lui ne sono seguiti altri come Cremona, Lodi, Como e altri. Sono usciti perchè non trovavano in consulta una risposta alle loro esigenze. L’anno scorso abbiamo deciso di fare un coordinamento a 12 per vedere se riuscivamo a creare una solida rappresentanza a livello regionale e nazionale e ce l’abbiamo fatta, almeno in 11. Ricominciare da Varese per noi ha un valore simbolico di ritrovata unità. È importante percorrere questa via: non solo per gli ordini ma soprattutto per gli iscritti».

Gli obiettivi della Consulta, così rinnovata, restano chiari: rappresentare e coordinare gli Ordini provinciali in ambito sovraprovinciale, tutelare e promuovere la professione dell’architetto, oltre a garantire servizi comuni di carattere informativo e formativo per i professionisti del settore.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Febbraio 2025
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